Riavvolgiamo il nastro. Torniamo a tre giornate fa, ovvero all’ultima sfida casalinga contro l’Avellino in cui il Varese è riuscito a pareggiare all’ultimo secondo su calcio d’angolo grazie all’autogol del portiere avversario. Proprio in occasione di quella partita abbiamo analizzato la situazione biancorossa con Andrea Confalonieri, responsabile della redazione sportiva del La Provincia di Varese. Confa, diciamoci la verità, contro l’Avellino c’è stato un grande aiuto dal cielo… «Il titolo giusto per raccontare la partita è “San Maroso ha guardato giù”, però il calcio è così e ci siamo ripresi molto meno di quello che avevamo gettato via, per esempio, contro il Novara. E dal Peo la squadra ha assorbito anche la cattiveria e lo spirito vincente per essere là, in undici compreso Bressan, a soffiare sul pallone per un pareggio impossibile all’ultimo secondo. In certe partite, ma non sempre, conta più del bel gioco».
Cosa ne pensi delle contestazioni dei tifosi? «In alcune situazioni la squadra non ha brillato, in altre l’allenatore ha messo le sue convinzioni davanti a quelle dell’ambiente (è giusto riconoscergli la libertà di essere se stesso e fare la sue scelte, a costo di giocarsi tutto ed essere impopolare), ma in altre ancora il Varese ha rischiato coraggiosamente e ha vinto dove perdeva sempre come a Pescara e Reggio Calabria. Stiamo tutti uniti per raggiungere i 50 punti della salvezza invece di dividerci su Gautieri, anche se a volte un po’ d’elettricità compatta il gruppo e forgia il carattere».
Hai scritto più volte che vedere Neto in panchina o farlo entrare negli ultimi minuti è quasi un insulto… «Neto per Varese è un’icona e un figlio, e la storia non la cancella nessuno. Ma con un modulo come il 4-3-3 dove lo metti? O cambi modulo, o cambi Neto».
Cosa rappresenta per te il Varese, una passione e un lavoro? «Il Varese negli ultimi 9 anni e mezzo è la mia vita, prima era solo passione».
Dopo alcune stagioni in B ad alto livello, quest’anno bisogna un po’ soffrire… «Il mio Varese ideale si salva al Franco Ossola all’ultima giornata con un gol in fuorigioco al 94’ contro il Siena. Ma il Varese di quest’anno lo farà molto prima».

Claudio Ferretti