Nell’ultima sfida casalinga, il posticipo tra Varese e Cittadella, ad assistere al match dalla tribuna c’era uno spettatore particolare, ovvero Adriano Ferreira Pinto che a quanto pare non ha dimenticato il Sacro Monte. Il brasiliano è arrivato in biancorosso nel gennaio del 2013 e durante l’estate successiva è approdato al Lecce. Attualmente gioca nel Pontisola in Serie D.
Come mai questo gradito ritorno al Franco Ossola?
«Ogni tanto torno volentieri in questa bellissima città e sono ospite di alcuni amici. Mi piace farmi un giro in centro, passo a trovare Yvonne Rosa, grandissima tifosa che ha un negozio di moda, e poi avevo voglia di rivedere il Sacro Monte. Mi sento ancora molto legato a questa città e a questo ambiente molto tranquillo e sempre rispettoso».
Che ricordo ti ha lasciato questa piazza?
«Sono veramente contento di essere stato qui e di aver conosciuto i varesini, dai tifosi, ai dirigenti, ai compagni di squadra. Li porto tutti nel mio cuore. Ognuno mi ha lasciato un bellissimo ricordo»
Qual è la tua impressione sul Varese?
«Si sta puntando sui giovani, c’è un allenatore come Bettinelli che sa motivare i ragazzi, le colonne portanti Corti, Zecchin e “mio fratello” Neto sono sempre presenti e più carichi che mai. Avete visto che numeri riesce a fare il capitano con il pallone? E’ instancabile. Direi che stanno venendo fuori buoni talenti come Lupoli, che ha ritrovato fiducia in se stesso, ed ha ritrovato la via del gol. Poi ci sono altri astri nascenti come Capezzi, Petkovic e Forte che state aspettando. Tutti sanno che Varese non ha grandi disponibilità economiche, ma non è l’unica società di calcio che soffre finanziariamente».
Riuscirà la squadra a salvarsi?
«Bettinelli punta molto sul gioco aperto, ma purtroppo, quando Il Varese cessa di pressare l’ avversario, avviene sempre qualche distrazione e prendiamo gol. Credo che sia anche frutto dell’inesperienza dei giovani. La serie B è molto dura e il campionato è lungo. Ci sono squadre forti, si deve giocare con la mentalità vincente in ogni gara. I tifosi e la curva devono sostenere questo gruppo perché deve centrare l’obiettivo di arrivare a metà classifica. Quando questi ragazzi avranno preso le giuste misure ne combineranno delle belle».
Claudio Ferretti