Per la Cimberio seduta la pausa lunga prima dell’inizio del girone di ritorno è utile a resettare condizione e giochi. P1510449b
Per l’allenatore Daniele Riva una buona occasione per un primo bilancio.
“Abbiamo iniziato sull’onda dell’entusiasmo per le tante novità che tutti noi ci siamo trovati a vivere ed affrontare. Nella prima giornata con Cantù sembrava una missione impossibile ed invece per metà gara abbiamo giocato alla pari con i campioni d’Italia per poi perderci quasi meravigliandoci di potercela giocare fino in fondo. Con Gradisca un primo quarto praticamente perfetto seguito da un secondo evanescente che ha compromesso la partita. Abbiamo terminato il giorno d’andata con due sconfitte e tre vittorie dalle quali abbiamo imparato molto per crescere e arrivare a prenderci quel ruolo non di comparsa ma di protagonista che volevamo e vogliamo recitare in questo campionato per noi molto difficile”.
Dai nuovi solo note positive.
“Mi sembra proprio di si – risponde il coach biancorosso – ma gran merito del veloce inserimento dei nuovi è dello zoccolo duro di un  gruppo che si è conquistata con denti il diritto di giocare in serie A. Oltre alle qualità di Damiano, Blomquist e Lindblom dalla partita casalinga con Padova possiamo contare anche sulla sostanza di Donghyeon. Innesti cha hanno dato respiro e tranquillità a Roncari, Geninazzi, Mazzolini e al resto del gruppo. Tranquillità e consapevolezza non ancora ottimali ma, lo sapevamo, abbiamo ancora tanto lavoro da fare”.
IMG_5697bDue parole in più su Donghyeon che pur arrivando dall’altra parte del mondo non ha pagato dazio all’esordio, anzi.
“Kim lo conosco bene. L’ho  visto quando giocava a Macerata. Quando abbiamo intravisto la possibilità di portarlo a Varese, anche se a campionato iniziato, non ci abbiamo pensato due volte. Prima che per le sue qualità di giocatore lo abbiamo voluto per quelle umane. Le stesse qualità che devono caratterizzare chi veste la maglia di Varese: semplicità, umiltà, al servizio del gruppo”.
La solidità di un gruppo forte per allargare il movimento. Obiettivi che per la realtà varesina sembravano utopie e invece…
“E invece, piano piano e senza voli pindarici, ci stiamo provando. L’impegno continuo della Società  nel promuovere la nostra realtà in ogni luogo e in ogni occasione sta dando buoni risultati. Inoltre, la collaborazione con il Gruppo Paraplegici Ticino permette ai nostri giovani di allenarsi e giocare con continuità acquisendo tecnica ed esperienza. Alle nostre partite casalinghe il palazzetto di Malnate si riempie  di gente. I media ci seguono dandoci visibilità. La squadra gioca nel massimo campionato e sta raccogliendo buoni risultati. Tutte componenti indispensabili per diventare il punto di riferimento che vogliamo diventare per i giovani varesini e non solo. In Italia è una cosa riuscita a pochissimi, con ben altra tradizione e soprattutto budget. Noi siamo solo all’inizio, le difficoltà oggettive sono tante ma ci crediamo e lo ripetiamo ogni volta che ci ritroviamo in palestra e sul campo: insieme, vincere”.

RB