Neanche il tempo di chiudere gioendo una stagione difficile, che già ne inizia un’altra in salita per il Varese. La squadra guidata da Stefano Bettinelli, infatti, partirà con un punto di penalizzazione e la società riceverà anche un’ammenda di circa 30mila euro. A chiarire la situazione è Giuseppe D’Aniello, segretario generale presto dg, che sta lavorando sodo in questi giorni per adempiere all’iscrizione della squadra al campionato.
A cosa è dovuto il deferimento della Procura Federale?
“Eravamo a conoscenza dell’inadempienza e la nostra è stata una scelta. Entro il 16 aprile, scadenza poi posticipata a maggio, avremmo dovuto ottemperare agli emolumenti e versare i relativi contributi. Però la società si è ritrovata con un flusso economico in entrata minore rispetto alle uscite e ha fatto una scelta, quella di pagare gli stipendi ai tesserati della prima squadra, del Settore Giovanile e dei componenti della Scuola Calcio. I contributi sono stati pagati successivamente. Quindi abbiamo già ottemperato. In sostanza non è stata rispettata la scadenza e la Covisoc lo ha segnalato alla Commissione Disciplinare”.
Quali sono le conseguenze?
“La pena è appunto un punto di penalizzazione e non ne arriveranno altri perché abbiamo ottemperato a tutto, anche perché altrimenti non è possibile iscriversi al campionato. Quindi siamo tranquilli. Oltre al punto ci sarà una sanzione pecuniaria e una squalifica per Enzo Montemurro (ex direttore generale e amministratore delegato ndr). Tra una ventina di giorni ci sarà la sentenza ed eventualmente potremmo appellarci, ma solo in caso di sanzione e squalifiche esagerate, non per la penalizzazione che sapevamo sarebbe arrivata”.
Come prosegue l’iscrizione in Serie B?
“Serve rispettare numerosi criteri che sono divisi in tre aree: organizzativa, infrastrutturale ed economica, e siamo a buon punto. Dobbiamo completare l’organigramma perché è obbligatorio avere determinate figure come quelle di direttore sportivo e generale, di amministratore delegato, di segretario generale e così via. Poi serve avere la disponibilità dell’impianto, a noi serve anche la deroga capienza. E’ necessaria tutta una serie di documentazioni che riguarda lo stadio come ad esempio l’efficienza del manto erboso, dell’impianto luminoso, eccetera. Infine, devono essere rispettate tutte le scadenze burocratiche: il 30 giugno abbiamo la scadenza di emolumenti e contributi del periodo maggio-giugno. Stiamo lavorando sodo e come da programma. Ne approfitto per tranquillizzare tutti i tifosi: esiste già un piano aziendale per rispettare tutte le scadenze”.
Abbiamo voluto sentire anche la voce dei dipendenti interpellando uno degli storici del sodalizio di Via Manin, il responsabile della Scuola Calcio Marco?Caccianiga:?“Sinceramente sono rimasto molto colpito dalla riunione fatta dal nostro presidente. Non era dovuto, non era obbligato. Lui ci ha messo la faccia e ha fatto capire a tutti noi che persona è. Ha convocato tutto l’entourage del Varese 1910 e con la massima trasparenza ci ha informato della situazione. I rimborsi e gli stipendi non ci arravavano da alcuni mesi, ma noi abbiamo sempre lavorato senza proferire parola. Laurenza ha apprezzato questo nostro attaccamento e ha deciso di privilegiare noi, la sua famiglia, pur sapendo che sarebbe andato incontro a ‘magre figure’ e a critiche. Ti posso garantire che per noi è stata una grandissima iniezione di fiducia e ci ha caricato ancora di più nel fare con entusiasmo e passione il nostro lavoro”.
Ora però ci sarà un punto in meno. “Concedimi la battuta: un punto ben speso! Sono sicuro che i nostri ragazzi già dalla prima partita daranno qualcosa in più per poter recuperare subito quel -1 in classifica”.
Elisa Cascioli