Dimenticatevi il Lulù Oliveira toda joia toda beleza conosciuto fino all’altroieri perchè quello che si presenta nel post pareggino con il Mantova è un inedito (almeno a queste latitudini) Falco Mannaro. Esaurite un paio di battute di riscaldamento (“Un pari non serviva a nessuno e invece è arrivato. D’Errico ha avuto un grande impatto”), arriva subito l’affondo alla giugulare: “Non posso fare miracoli. Ho chiesto alla società dei giocatori che non sono arrivati”. Il nervo scoperto è rappresentato dall’eccesso di rivoluzione (sei cambi rispetto a Bolzano) e da un paio di sostituzioni di difficile lettura: “Baclet era stanco è ha chiesto di uscire. Panizzi è la dimostrazione di quanto ho a disposizione. Non posso trasformarlo in Roberto Carlos dall’oggi al domani”. Che la misura sia colma lo dimostra l’escalation dello sfogo: “Dimissioni? Aspetto il passaggio di proprietà, poi dovremo sederci e parlare. Comunque, non escludo niente”. E per non farsi mancare proprio nulla, anche il Botturi/Arati Gate con i due esclusi anche dalla panchina per ragioni oscure, ma fino a un certo punto: “E’ una scelta mia. In settimana, però, dovremo parlarne con il Direttore Sportivo”. Motivi disciplinari? “Non provateci. Dalla mia bocca non uscirà niente”. Capitolo chiuso? Non proprio, perchè Tricarico (presente in tribuna con il DG ombra Bertolo) diserta la sala stampa quasi a voler rimarcare la distanza con il tecnico, il cui futuro tigrotto sembra dipendere più dalle lune societarie che che dai risultati sul campo.

BoviPer chi avesse bisogno di un Bignami del match con i virgiliani, la sintesi lapidaria di Nicolas Bovi casca a fagiolo: “Ci è mancata la fame“. Proprio quella che dovrebbe andare a corredo di un gruppo di poco più che ventenni: “Serve esperienza e non è sempre facile interpretare partite così”. L’ex Reggiana ha dimostrato di poter essere la soluzione al rebus della mediana biancoblu: “Siamo in tanti a centrocampo. A me piace buttarmi dentro come ho fatto vedere sul gol”.

20141004_183046Nonostante la classe ’93, le esperienze non mancano: “A 18 anni ho avuto la grande chance a Cagliari e mi mangio ancora le mani. Qui posso mettermi in luce“. La stesse opportunità che cerca anche Adolfo Gerolino, deb di giornata che tiene botta in attesa di tempi migliori: “In difesa l’affiatamento è importante. Quando si cambia tanto bisogna avere il tempo di trovarlo”. E’ il prezzo da pagare alla rivoluzione.

LA PARTITA       

 

RISULTATI E CLASSIFICA

Giovanni Castiglioni