Poteva decisamente terminare in maniera migliore il girone di andata della Cimberio.
Non tanto per la sconfitta contro Roma, arrivata con un terzo quarto da vietare ai minori, quanto per gli strascichi che ha lasciato quella partita: dalle dichiarazioni di Frates in sala stampa, fino a tutto il malessere societario e dei tifosi per un girone di andata da dimenticare.
“È un mese e mezzo che ci capita di giocare partite come quelle contro i giallorossi -racconta Max Ferraiuolo, uno che la faccia ce la mette sempre e comunque, nel bene e nel male-. Succede che partiamo bene, con la giusta intensità e la dovuta concentrazione, salvo poi cadere inesorabilmente sotto tutti i punti di vista beccando dei parziali clamorosi. È successo, ad esempio, contro Cantù e Pistoia, ma anche nelle ultime due gare contro Siena e Roma appunto”.
Da cosa sono dovuti questi “blackout”?
“Forse dal fatto che cominciamo la partita con il nostro miglior assetto e poi, quando siamo obbligati a fare cambi, chi entra non riesce a garantire la continuità del titolare, oppure viceversa. Questo non significa puntare il dito contro qualcuno in particolare, ci mancherebbe, ma potrebbe essere un motivo per cui prendiamo questi parziali vertiginosi che poi non riusciamo più a recuperare. Basti pensare che a Siena abbiamo vinto tre dei quattro quarti di gara perdendone uno solo che, però, è stato fatale”.
Ormai storia vecchia, come questo girone di andata caratterizzato da momenti più negativi che positivi.
“Purtroppo è così e questo crea in noi tantissimo rammarico. In Supercoppa eravamo riusciti a giocarcela tenendo testa a Siena per un tempo salvo poi crollare nel finale. In EuroCup molte gare le abbiamo buttate al vento un po’ per sfortuna, e un po’ per nostre ingenuità. In campionato il discorso è peggiore, perché il numero delle partite perse in modo banale e superficiale è ancora più alto e questo ha compromesso la possibilità di accedere alle Final Eight. Sarebbero bastate due vittorie per far parte delle magnifiche otto che si giocheranno il trofeo nazionale in programma al Forum di Assago dal 7 al 9 febbraio”.
Cerchiamo di essere ottimisti però. La squadra è in crescita.
“A livello di prestazione, questo è indiscutibile. Cominciamo da sabato il girone di ritorno che ci metterà di fronte subito una serie di partite toste, ma se riusciamo a trovare stabilità nei 40 minuti sono convinto che il lavoro fatto nell’arco della settimana porterà il giusto premio. Se a questo ci aggiungiamo pure l’assenza dell’impegno europeo, che ha spremuto le forze fisiche e mentali di un roster ridotto che ha sofferto oltremodo il doppio impiego, allora possiamo ancora essere fiduciosi”.

Marco Gandini