Tutto pronto per uno dei due anticipi della prima giornata di ritorno del campionato di serie A di basket che vedrà la Cimberio affrontare in esterna Reggio Emilia.
“Proseguiamo il cammino nell’affrontare questo ciclo terribile che ci aspetta -racconta Fabrizio Frates-. Incontreremo otto delle prime nove squadre quindi sappiamo che si tratta di un momento molto particolare e difficile della stagione. L’obiettivo è quello di dimostrare di poter competere riuscendo non solo a giocarcela ad armi pari, ma anche ottenendo qualche vittoria dando continuità di prestazioni nell’arco dei 40 minuti di gioco. Il problema è proprio questo, perché quando abbiamo quei cali avuti nelle ultime uscite non riusciamo a limitare il passivo. Dobbiamo migliorare a livello difensivo, perché offensivamente le statistiche ci premiamo, dalle percentuali al tiro fino a quelle di squadra nella casella dei punti segnati”.
Reggio Emilia tra le mura amiche non ha mai perso.
“E’ un test seriamente molto tosto che all’andata eravamo riusciti a vincere con una grandissima prestazione. Da allora, però, loro sono cresciuti molto inserendo a pieno regime White nei meccanismi di gioco e Kaukenas, che ha portato esperienza e qualità nell’organico. E noi? Noi siamo messi abbastanza bene a livello fisico, perché Banks ha recuperato al 100% mentre Hassell, pur non essendo al massimo della forma, questa settimana ha fatto allenamenti molto attenti; speriamo di averlo a disposizione per più minuti rispetto alla gara contro Roma”.
Gara che psicologicamente può aver lasciato qualche strascico?
“Assolutamente no. Non accetto che venga criticato il carattere dei miei ragazzi, perché non abbiamo mai smesso di combattere cercando la vittoria in ogni gara fino all’ultimo. La squadra ci crede, perché tocca con mano la situazione che stiamo vivendo; ottima crescita nel gioco, certo, ma anche frustrazione nel non riuscire mai a portare a casa la vittoria. Abbiamo imparato che vincere 3 quarti su 4, contro determinate squadre, non serve a nulla”.

Marco Gandini
(foto di Simone Raso)