L’annata che stanno vivendo il calcio e la pallacanestro di Varese non è certo una delle più entusiasmanti, questo perché confrontata ai successi recenti: se il Varese ha disputato i playoff per la A per due anni di fila e in quello passato ci è andato vicino, la Cimberio è reduce da una stagione terminata con due semifinali, una in Coppa, l’altra in campionato. Quest’anno le cose stanno andando diversamente scatenando ire e preoccupazioni da parte delle due tifoserie che dovrebbero sentirsi orgogliose di vantare due squadre della loro città a questi livelli sportivi.
Nelle ultime due gare, i due tecnici Gautieri e Frates sono stati pesantemente contestati. Ieri, proprio mentre tutti i settori del “Franco Ossola” inveivano contro il mister, la squadra ha trovato l’inaspettato pareggio contro l’Avellino. Curiosità: anche nel bel mezzo della “protesta” della Curva sul campo del Modena, mentre alcuni tifosi stavano abbandonando l’impianto, è nato il gol di Rea, bellissimo anche se inutile ai fini del risultato.
Gli stessi insulti oggi sono piovuti su coach Frates. La sua squadra ha perso malamente contro la superfavorita Sassari e a scaturire la rabbia del palazzetto è stato un cambio di De Nicolao. Curiosità: entrambe le tifoserie hanno un giocatore di riferimento che vorrebbero vedere sempre in campo, Neto Pereira da un lato, proprio De Nicolao dall’altro… entrambi vestono il numero 10.
I due allenatori non si sono nascosti di fronte all’evidenza e hanno parlato chiaro esprimendo lo stesso identico concetto: “E’ giusto che i tifosi manifestino quello che pensano. Pagano il biglietto, ci seguono e hanno tutto il diritto di dire la loro. Ciò che conta è che non si accaniscano contro la squadra. Meglio che se la prendano con l’allenatore, perché i ragazzi vanno sempre sostenuti”.
E’ chiaro che non ci può essere entusiasmo se non ci sono vittorie, ma basterebbe vederci chiaro. Il Varese sulla carta è ben messo, ma in campo ha dimostrato molte difficoltà sia con mister Sottili che con il tecnico Gautieri. La società ha aperto gli occhi e ha preferito abbassare le aspettative puntando esclusivamente alla salvezza. Dunque un punto rubacchiato contro l’Avellino, formazione che viaggia ad un altra velocità, può ritenersi più che importante per la causa. La squadra di casa ha disputato una brutta partita e allora? Ha giocato alla grande contro il Novara e ha raccolto lo stesso identico risultato.
Oggi alla Cimberio non gli si poteva chiedere di vincere. La società ha parlato con il cuore in mano già diverso tempo fa: “Un anno di transizione dopo la bella annata della scorsa stagione ci può stare, raccogliamo il massimo e poi pensiamo al futuro”. Esatto, il futuro. Meglio avere qualcuno da contestare che non avere nessuno da andare a vedere.

 Elisa Cascioli