Quasi tutto pronto in casa Cimberio per il grande derby di domani sera contro Milano.
Al fianco della compagine di Frates ci sarà un PalaWhirlpool tutto esaurito che sosterrà i suoi beniamini in quella che è la partita più difficile della stagione
“Siamo abbastanza pronti per questa affascinante sfida ricca di storia ed entusiasmo -racconta in conferenza stampa il tecnico biancorosso-. Si tratta di una gara che ha segnato la storia della pallacanestro italiana, disputata sempre da grandi giocatori; tutti vorrebbero giocarla. Il pronostico, ovviamente, non ci vede favoriti, poiché Milano è la squadra più forte del torneo; viene da una sequenza di successi importanti nonostante l’ultima sconfitta beffarda in Turchia contro l’Efes. Dal punto di vista tecnico è la squadra più tosta che troviamo perché dispone di dodici titolari che farebbero le fortune di tutte le altre squadre della lega”.
Dal punto di emotivo e motivazionale, però “paradossalmente è la partita più semplice, perché la affrontiamo leggeri senza particolari pressioni. Bucchi ha detto che sono imbattibili e io mi associo a lui. Sono convinto che possano arrivare a giocarsi le Final Four di Eurolega. Tutto questo non ci impedirà di giocarcela con coraggio e convinzione”.
Un battesimo di fuoco per il nuovo arrivato Linton Johnson.
“È arrivato in buone condizioni ma non dovremo valutarlo dopo una gara come quella di domani. Vorrei rivolgere un pensiero ad Hassell: non era un giocatore scarso, anzi, è un professionista esemplare. Semplicemente le sue caratteristiche non erano più funzionali alle peculiarità che la squadra aveva sviluppato. Abbiamo ricercato corsa in contropiede, atletismo sul pick and roll, aggressività in attacco; tutte caratteristiche racchiuse in Linton Johnson. Ora dovrà metterle sul campo, ma sulla carta è perfetto. Quale giocatore toglierei a loro? Le statistiche dicono Langford, ma l’impatto che ha avuto Hackett è stato devastante. In poco tempo ha preso in mano la leadership della squadra; era il giocatore che mancava all’Olimpia per essere davvero imbattibile”.

Marco Gandini