Gara-5 tra Milano e Pistoia che si è disputata ieri, ha interrotto l’incredibile favola della compagine toscana che, da neopromossa, è stata in grado di mettere il bastone tra le ruote alla schiacciasassi milanese. La partita, però, sarà ricordata come l’ultimo match di uno dei più grandi esponenti della pallacanestro italiana degli ultimi anni: Giacomo “Gek” Galanda.
Dopo 680 partite in Serie A (7.6 punti di media, 3.8 rimbalzi, 1 rubata e 1 assist), l’ala di Udine, alla veneranda età di 39 anni, ha deciso di ritirarsi dal basket giocato. Ricco è il suo palmares: 3 scudetti con Varese, Fortitudo e Mens Sana, 1 Coppa Italia con Bologna, 2 Supercoppe Italiane con Verona e Siena e due campionati di Legadue con Varese e Pistoia. In più, con la Nazionale, ha vinto l’argento olimpico ad Atene nel 2004, l’oro ad Eurobasket del 1999, l’argento in Spagna nel 1997 e il bronzo nel 2003.
Giocatore d’altri tempi, “Gek” ha saputo conquistare la stima e il rispetto dei tifosi di tutta Italia (indipendentemente dai colori) grazie alle caratteristiche umane messe dentro e fuori dal campo, ben mescolate alle qualità tecniche e carismatiche che lo hanno portato a diventare una vera e propria icona. In particolare a Varese dove ha indossato la fascia di capitano e dove, in occasione della gara della Cimberio contro la Giorgio Tesi Group dello scorso marzo, è stato accolto con una standing ovation da brividi che per sempre porterà con se.
Gli ultimi due trionfi di Varese (scudetto della Stella e promozione da Legadue) sono anche targati Galanda: grazie Gek.

Marco Gandini
(foto di Simone Raso)