Esonerato da due giornI, l’ex tecnico del Varese, Carmine Gautieri, oggi ha convocato la stampa per un saluto informale. Ha svelato qualche retroscena confessando di essersi stupito della scelta della società, considerando che tre giorni prima della partita il presidente Laurenza e il d.g. Montemurro, a cena, gli avevano parlato di pianificare il futuro una volta raggiunta la salvezza.
“La squadra può tranquillamente raggiungere la salvezza – esordisce il tecnico -. Ringrazio figure come Papini, Frontini, Marocco e D’Aniello. Il segretario generale è stato esemplare in tutto. Ringrazio anche i magazzinieri Aldo e Alessandro che hanno messo a disposizione il loro amore per la squadra. Mi dispiace per i tifosi che non mi hanno accettato forse perché vengo da un altro paese. Io non sono abituato a fare gli inchini e ho sempre cercato di rispettare tutto e tutti.  Ho letto che Laurenza ha dichiarato di aver sempre avuto stima per Sottili e che è la persona giusta per dare la scossa, che con lui si sente più tranquillo. A me dispiace tantissimo e mi fa riflettere. Martedì sera al Palace, Laurenza e Montemurro mi hanno invitato a cena per programmare il futuro e abbiamo parlato di tante cose. Questo è successo tre giorni prima dell’esonero ed è un episodio che mi fa riflettere e ricredere su determinate persone. Mi dispiace perché col presidente ho sempre avuto un grandissimo rapporto. In più Montemurro mi ha anche detto che se io fossi arrivato a giungo saremo stati terzi in classifica. Ringrazio comunque la società e faccio il mio in  bocca al lupo a Sottili e alla squadra, sono andato ieri a salutarla. Ho detto ai ragazzi che l’allenatore ha bisogno di loro, che devono fare corpo unico perché si meritano la salvezza. Sono orgoglioso di aver allenato un gruppo di giocatori come questo”.
Proprio sul capitolo allenamenti aggiunge: “Allenarsi tanto non significa stare 2 ore in campo. Abbiamo sempre svolto un’ora e poco più a massima intensità. La squadra si è allenata il giusto. Non ho mai visto i tifosi, se non qualcuno, al campo quindi non so chi sia venuto a vedere. Talvolta a causa della mancanza di strutture abbiamo dovuto eliminare il doppio, ma solo per questioni logistiche”.
Sul suo esonero dice: “Si sono guardati i risultati e non il lavoro. Sento di essere stato mandato via dalla tifoseria e non dalla società. Il tifoso va rispettato ma le decisioni non spettano a loro. Milanese? Ho avuto la fortuna di conoscere un professionista serio. Ha sempre cercato di essere costruttivo, di creare qualcosa di importante. Il Varese ha perso tanto con il suo esonero. È un valore aggiunto al mondo del calcio. Forse era una decisione che era già stata presa visto che nell’incontro a cena Mauro non c’era. Chi lavora con lui è fortunato. È uno che guarda avanti. Non l’ho mai sentito fare discorsi negativi; talvolta è stato duro, ma sempre costruttivo e lo devo ringraziare perché si è comportato da uomo”.

 Elisa Cascioli