Un quarto posto di tutto rispetto, raggiunto da una formazione giovanissima che si è unita strada facendo, e che è cresciuta partita dopo partita: se bisogna partire dagli aspetti positivi non si può non rimarcare il progresso costante, e non si può non considerare il fattore Tosi.
La quindicenne ha davvero stupito tutti e regalato una stagione da protagonista indiscussa.
A confermarlo, e a tracciare un bilancio della Busto Pallanuoto, è lo stesso tecnico Luca Amadei, che ha guidato le sue draghette in questa stagione, spingendole fino ai “piedi del podio”.
“Se devo tracciare un bilancio dell’annata non posso che tracciarne un bilancio positivo ed esserne soddisfatto – afferma il coach – ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, anche contro le grandi, come ad esempio il punto strappato alla Sport & Fitness, o la sconfitta di un soffio alla prima di campionato contro la Canottieri Milano. Un pizzico di rammarico c’è sempre per la zona playoff, però dobbiamo essere realisti e riconoscere che alcune compagini erano più attrezzate di noi”.
Capitolo Virginia Tosi. Amadei manifesta tutto il suo stupore: “Sapevamo avesse un buon potenziale, non credevamo fino a questo punto. Ha fatto un’ottima stagione, ha ampi margini di miglioramento, di sicuro è destinata a diventare molto forte, è stata il nostro valore aggiunto. Tutta la squadra va però elogiata per l’impegno, la costanza, la grinta tirata fuori anche in situazioni complicate”.
Nonostante i tanti cambiamenti rispetto alla passata stagione (ben 6 giocatrici hanno infatti lasciato la squadra per motivi diversi), il plauso per il coraggio ed un pizzico di sfrontatezza è doveroso a queste giovanissime atlete, capaci di uscire a testa alta da un campionato in cui non sono mancate le difficoltà. A partire dallo “spazio acqua”, un problema irrisolto che non facilita il lavoro alla compagine bustocca. “Non è una questione da poco e facilmente gestibile – conferma Amadei – il punto è che in Lombardia i prezzi sono tre volte superiori rispetto ad altre zone e per noi, che fatichiamo ad avere entrate, è un costo elevatissimo, che non ci permette di allenarci come vorremmo, che ci costringe ad adattarci ad una situazione che alla lunga pesa”.
Un occhio al futuro: programmi?
“Continuiamo ad allenarci sodo come abbiamo sempre fatto, a far crescere il nostro settore giovanile, che sta ottenendo dei buonissimi risultati. Per fare il definitivo salto di qualità ci servirebbe un innesto, anche uno solo ma di valore: purtroppo torniamo al discorso sponsor, finché le entrate scarseggiano non sarà facile approdare ai playoff e lottare per il passaggio di categoria”.

Mariella Lamonica