CECCO: insomma, Beppe, mettila come vuoi ma a me sembra che passi sempre troppo tempo tra un incontro e l’altro.
BEPPE: ma va’, la verità è che il tempo corre sempre più dannatamente veloce. Tempus fugit, lo dicevano già i latini e a quel tempo non c’erano ancora i Patek Philippe, i Rolex e i Cartier; eppure lo avevano già capito, con le meridiane e con le clessidre.
CECCO: va beh, alla fine hai sempre ragione tu. Senti, mi ha molto rattristato la notizia della morte di Giannino Asti…
BEPPE: già, a pochi mesi di distanza da Dante Trombetta la Robur et Fides ha perso un’altra colonna. Anzi, credo che nella storia della società roburina proprio Trombetta e Asti abbiano rappresentato i vertici dirigenziale e tecnico. Nessuno più di Dante Trombetta ha definito e incarnato lo spirito della Robur et Fides, nessuno più di Gianni Asti ha definito e incarnato il significato tecnico della Robur et Fides. Riposino in pace, la Varese dei canestri ha perso due grandi personaggi. E aggiungo che Varese, con Trombetta, ha perso anche una persona straordinaria a tutto tondo, non solo in campo sportivo e per quello spicchio di sociale che può rappresentare una realtà come la Robur et Fides. Quanto a Gianni Asti, credo che abbia raccolto poco in rapporto al suo valore di allenatore, anche se a volte noi siamo abituati a rapportare tutto ai risultati sportivi, mentre una valutazione assai più veritiera dovrebbe tenere conto anche di altri fattori, come ad esempio il numero di giocatori cresciuti grazie alle sue cure.
CECCO: Varese riuscirà a ricordarli entrambi degnamente?
BEPPE: dubito che la città, in generale, abbia questa capacità, dubito ancor più che lo possano fare le istituzioni. Però la Robur et Fides può sicuramente fare qualcosa e qualcosa, ne sono convinto, la farà. Magari in piccolo, senza clamori, ma sono convinto che la farà.
CECCO: c’è stato un altro “decesso” in questi giorni, quello del velodromo intitolato a Luigi Ganna…
BEPPE: l’ho letto anch’io e sono rimasto basito. Le strutture della pista non sono staticamente idonee all’uso, questo avrebbe comunicato il Comune di Varese al Comitato Organizzatore Pista che si era incaricato di tenere viva l’attività sull’anello di Masnago negli ultimi anni, tra l’altro assumendosi ogni responsabilità circa l’utilizzo della struttura. Francamente fatico a capire quale rischio ci possa essere nell’utilizzare la pista ciclistica: non credo ci siano crepe tali nel cemento da mettere a rischio l’incolumità di chi ci va sopra in bicicletta. Né credo che siano a rischio di cedimento i piloni che reggono l’anello nelle parti più inclinate, cioè sotto le due curve dello stadio “Franco Ossola”.
CECCO: ma la pista viene davvero utilizzata?
BEPPE: sicuramente da pochi, forse pochissimi ragazzi. E anche per questo si è arrivati a questa conclusione. Ma, al di là dell’aspetto “storico” di questo provvedimento che giustamente ti ha colpito e che credo colpisca tutti gli sportivi di Varese e provincia, resta la sensazione che davvero si chiuda un’epoca. Anche l’erba dello stadio sta ormai inesorabilmente cedendo: il velodromo è relativamente recente (ha poco più di una quarantina d’anni) ma il manto erboso è sempre quello originario degli anni Trenta e le cure sommarie a cui è stato sottoposto negli ultimi tempi hanno fatto il resto.
CECCO: le partite del Varese recentemente rinviate a causa della pioggia sono state un chiaro segnale… Prima non era mai accaduto.
BEPPE: infatti. A me risulta che da tempo non vengano fatti dei lavori che riguardano gli scarichi, per cui quando piove l’acqua fatica a defluire e il suo ristagno ha finito con il danneggiare l’erba. Ora vedremo che effetto avranno le recentissime rizollature ma io non ho grande fiducia, visto che il problema, appunto quello degli scarichi, non viene affrontato. D’altra parte, lo diceva anche mia nonna, più che vecchi non si può diventare…
CECCO: il Varese a Pescara ha risollevato la testa…
BEPPE: a questo punto preferisco aspettare prima di pensare a un deciso e definitivo cambio di rotta. Ricordi la partita con lo Spezia che poi spianò la strada all’arrivo di Devis Mangia in Liguria? E ricordi che cosa ha poi fatto seguito a quell’exploit?
CECCO: la vittoria di Pescara però è stata importantissima…
BEPPE: sono assolutamente d’accordo. Tre punti, con questi chiari di luna, sono addirittura vitali. E poi è vero che, in teoria, neppure il sogno dei play off deve essere accantonato, anche se il primo obiettivo quest’anno più che mai è la salvezza.
CECCO: anche perché tutti sappiamo perfettamente che cosa accadrebbe se dovesse succedere il peggio…
BEPPE: infatti. Giochiamo in difesa, anche se con Di Roberto e Oduamadi la solfa è sicuramente cambiata. D’altra parte Gautieri ha adottato il suo 4-3-3 senza avere, all’inizio, i giocatori più adatti.
CECCO: che adesso però ha ottenuto e anche di notevole qualità. E a Pescara lo si è visto: Di Roberto ha segnato un gol di grande qualità (oltre che importantissimo, visto che ha deciso l’esito della partita) e Odu è stato devastante, pur sbagliando molto in fase conclusiva.
BEPPE: hai parlato come uno che se ne intende…
CECCO: invece è la Cimberio che accelera, corre e poi inciampa e cade rovinosamente…
BEPPE: la Cimberio, ce lo siamo detti più e più volte, dipende moltissimo dal tiro da tre punti. Ad Avellino il tiro da tre punti, che è una variabile impronosticabile, non è entrato e la squadra ha perso. Punto.
CECCO: venti punti di scarto, la differenza canestri a pallino…
BEPPE: non avere curato la differenza canestri è stato grave. Meno grave, in assoluto, è perdere una partita con venti punti di scarto (ma non mi riferisco al caso in questione, visto che abbiamo sottolineato come avere compromesso la differenza canestri sia stato potenzialmente molto grave) perchè spesso capita che nelle battute finali una squadra che sa di non poter più vincere si lascia un po’ andare.
CECCO: ma la tua diagnosi qual è?
BEPPE: l’ho già detto, questa squadra si regge sul tiro da tre punti e su poco altro. Positivo l’arrivo di Linton Johnson, che è un eccellente rimbalzista (non so se lo hai notato, ad Avellino ha preso 12 rimbalzi in 21 minuti!) dopo quello di Banks, visto che il tandem Johnson-Banks è sicuramente meglio di quello che lo ha preceduto e cioè Coleman-Hassell.
CECCO: dovevamo parlare di quella famosa intervista di Di Luca alle Iene, suppongo ci sarà un altro rinvio…
BEPPE: non è colpa nostra se a ogni nostro incontro dobbiamo parlare di altre cose che ci toccano più da vicino. Ma arriverà anche quel momento, l’argomento è intrigante. Per adesso…
CECCO: per adesso… alla prossima?
BEPPE: naturale, alla prossima!