Nicola Laurenza: non è stata una stagione facile per il numero uno del Varese che, approdato un anno fa al vertice della società, si aspettava come minimo di raggiungere i playoff. Ha entusiasmato la piazza coltivando di continuo la fiducia e la stima dei tifosi; ha cercato di mettere in piedi progetti importanti per invogliare nuovi partner. Non gli resta che continuare. La sfida più difficile è ora quella di circondarsi delle persone giuste. Voto 7. 
Mila_Lau_MonteEnzo Montemurro: arrivato nel 2008 con la squadra in C2 come amministratore delegato ha contribuito alla scalata il sere B. In questa stagione è entrato sempre di più nella gestione tecnica affiancando Milanese nelle scelte. Quest’anno a Masnago ha portato prima Sottili e poi il nuovo d.s. Ambrosetti. Nel corso della stagione, complice anche i risultati, si sono incrinati i rapporti sia con Laurenza che con Milanese. Dopo essersi definito un a.d. atipico ha dato le dimissioni non appena la stagione è finita. Voto 5.5.
Mauro Milanese: acquisti top e flop, ci sta quando fai il direttore sportivo. Ha avuto il grande merito di portare a Varese bomber Pavoletti, di fare un biennale a Blasi, di gestire l’operazione Lazaar che ha portato un bel gruzzolo nelle tasche del club. Altri operazioni però non hanno convinto come gli acquisti di Lupoli e Calil. Portandosi a casa anche il trequartista Tremolada la squadra è stata costruita per abbandonare il 4-4-2 al quale invece Sottili si è da subito affidato. A gennaio ha soddisfatto le richieste per il 4-3-3 di Gautieri aggiudicandosi Oduamadi e Di Roberto che però nel finale non sono stati protagonisti. Con l’esonero del tecnico napoletano, e il ritorno di Sottili, e arrivato anche il suo allontanamento. Voto 6.
Gabriele Ambrosetti: direttore sportivo per 43 giorni. Non ha scelto la squadra, non ha scelto l’allenatore. Ha preso una sola decisione che si è rivelata vincente (lui non aveva dubbi). Quale è stata? Portare Bettinelli in panchina. Gli daremmo 10 per l’attaccamento alla maglia, il voto lo avrà al termine della prossima stagione quando sarà giudicabile il suo lavoro.
Stefano Sottili: l’amore tra lui e i tifosi è stato subito reciproco. Invece non c’è stato feeling con la squadra (il coro in spogliatoio dei giocatori a salvezza ottenuta è stato vergognoso, ma significativo). Ha fatto un buon lavoro a inizio stagione ed è stato esonerato con la squadra ai playoff. Gli è stata data una seconda possibilità, ma ha fallito. Voto 5.
Carmine Gautieri: a differenza di Sottili non è stato mai apprezzato dalla tifoseria che è stata subito delusa dalla sfida di Coppa Italia a Parma. Lavorare tra le contestazioni non è stato facile, ma il suo 4-3-3 non è mai decollato se non a sprazzi. Avrebbe dovuto avere molto più tempo per lavorare. Forse non era l’allenatore adatto a subentrare. Voto 5.5.
Stefano Bettinelli: il suo destino era scritto. Con la sua semplicità e chiarezza ha preso per mano la squadra a due giornate dalla fine indicandole la giusta via. Per i giocatori è stata un’iniezione di fiducia. La sua formazione ha convinto in tutto e per tutto. Voto 8. 

LE PAGELLE DEI GIOCATORI

Elisa Cascioli