Con la sconfitta di ieri sera a Trento con il risultato di 74 a 69, si allontanano considerevolmente le possibilità di Capo d’Orlando di raggiungere la massima serie di basket.
Contrariamente, aumenta la probabilità di vedere sulla panchina della Cimberio del prossimo anno Gianmarco Pozzecco; in caso di mancata promozione dell’Upea, infatti, l’ex playmaker protagonista del decimo scudetto biancorosso tornerebbe a Varese quasi sicuramente. Non solo per il legame che lo lega alla città che lo ha consacrato, ma anche per una questione di possibilità lavorative che lo catapulterebbero a capo di una delle squadre più storiche ed importanti dello scenario cestistico italiano. Il “Poz” sarebbe la persona giusta in grado di risollevare le sorti di una squadra che, quest’anno, ha vissuto tra alti e bassi soffrendo il doppio impegno settimanale e sbagliando alcune decisioni in sede di mercato. Tutti insegnamenti utili che verranno buoni per il futuro. Dal punto di vista commerciale (lo abbiamo detto più volte) sarebbe altresì una mossa azzeccata per attirare più sponsor e più abbonamenti in quello che sarà una sorta di “anno zero” che sarà caratterizzato da addii importanti, sia dal punto di vista dei giocatori ma anche a livello societario (vedi Lo Nero).
Nel caso in cui alla compagine siciliana riuscirà il miracolo (dovrebbe imporsi due volte consecutive tra le mura amiche e vincere poi l’eventuale bella a Trento) non si chiuderebbero le porte per il ritorno di Pozzecco; anche se il tecnico originario di Gorizia potrebbe spiazzare tutti decidendo di giocarsi la Serie A alla guida della squadra che ha portato alla promozione. Succederebbe, insomma, quanto già accaduto anni fa con Sacchetti.
Fino a quando la serie rimarrà aperta, però, non si potranno avere certezze.

MG