A Pescara, dove qualcuno era già pronto a recitare il “De Profundis” per il Varese di Gautieri, arriva la più impensabile e forse importante vittoria della stagione. I gol di Trevisan e Di Roberto permettono ai biancorossi di brindare a un successo che mancava dal lontano 14 dicembre. Sarà stato un caso, ma la vittoria abruzzese è stata decisa proprio da due dei nuovi arrivi nel mercato di gennaio. Quello che più interessa, risultato a parte, è l’atteggiamento della squadra, apparsa troppo arrendevole e rinunciataria con Cesena e Modena, in timida ripresa contro il Latina.
A Pescara i biancorossi hanno affrontato un avversario a caccia di riscatto e affamato di punti scaccia-crisi. Eppure non hanno mai perso lucidità, hanno risposto colpo su colpo agli affondi dei biancocelesti, sprecando con Odu almeno un paio di ghiotte occasioni da gol. Ne è uscita una partita aperta, vivace, a tratti divertente. Bressan attento a salvare la porta in avvio, Trevisan puntuale nello sbloccare il risultato poco prima del riposo. Come era lecito attendersi il Pescara ha attaccato a testa bassa dal primo minuto della ripresa, ha pareggiato con Maniero, ha scoperto i fianchi (quello sinistro in particolare) alle ripartenze biancorosse. Di Roberto ha potuto mettere a segno il primo gol con la sua nuova squadra per regalare a quel manipolo di tifosi al seguito una gioia forse insperata.
Leggendo i commenti dei tifosi su Facebook o internet è bello notare che sono sempre più quelli che cominciano a seguirci nel conto alla rovescia: -18. Tanti sono i punti che separano il Varese da quota 50, quella che abbiamo indicato come la soglia della salvezza. Sabato altro test importante per Gautieri contro l’Avellino, squadra di alta classifica, appena strapazzata sul proprio terreno dalla Virtus Lanciano. Non ci sarà Zecchin e il centrocampo perderà un po’ di fantasia. Ma contro gli irpini forse occorre più robustezza, spada e non fioretto. In Abruzzo si è rivisto il Calil dei tempi migliori, Ely è stato puntuale in copertura, Blasi un grintoso interditore in mezzo al campo. Sono solo alcune delle qualità che dovranno riproporsi al “Franco Ossola”, per riaccendere la speranza in una primavera più serena dell’inverno che stiamo trascorrendo.

Vito Romaniello
direttore Agr