Comincia il girone di ritorno della serie B anche se il nuovo anno calcistico del Varese è partito una settimana fa, con il recupero della partita con il Novara. I biancorossi hanno gettato al vento 2 punti proprio quando la vittoria sembrava in cassaforte. Segnare a pochi secondi dal 90’il gol che potrebbe risultare decisivo dopo avere anche sbagliato un rigore non è da tutti. Come non è semplice incassare il pareggio della beffa sulla ripresa del gioco qualche secondo più tardi. Il problema sembra essere la concentrazione, va ricercato nella testa dei giocatori più che nella loro tecnica. E questo è pane per i denti di Gautieri. L’allenatore deve preoccuparsi di tenere sempre alta la tensione della squadra, dal primo all’ultimo minuto. Il tecnico del Varese ha sfruttato a dovere la sosta di fine anno e sembra avere trovato i giusti equilibri per il suo 4-3-3. Il Novara è formazione costruita per l’alta classifica anche se si trova a lottare per evitare i playout. Ha in rosa calciatori di grande blasone ma non è riuscito a sottomettere il Varese. I piemontesi hanno provato a prendere subito le redini del gioco e per un po’ ci sono riusciti. I loro tentativi però si sono infranti sulla straordinaria efficacia di Lazaar (ha annullato Gonzalez con anticipi fenomenali su un campo reso pesante dalla pioggia) e la grinta di Laverone (pronto a ribaltare l’azione con affondi improvvisi sulla sua fascia). Rea ha assunto il comando della difesa e ha trasmesso sicurezza a Ely, tanto da rendere nullo il debutto di bomber Sansovini con la maglia del Novara. Così, dopo la mezz’ora, il Varese ha cominciato a macinare gioco e a chiudere l’avversario nella propria metà campo. Nel secondo tempo si è scatenato Forte, un po’ troppo egoista in un paio di circostanze, quando ha concluso verso la porta anziché servire Pavoletti libero in area. Peccati di inesperienza. Pavoletti ha sbagliato un calcio di rigore (anche se sarebbe più corretto dire che Kosicki gli ha parato il tiro dal dischetto). Tremolada al 44’ con un improvviso pallonetto dal limite ha mandato la palla sotto la traversa. L’illusione della vittoria è durata pochi secondi, fino a quando Faragò ha infilato sulla destra la difesa biancorossa. Ripercorrere le fasi salienti del recupero con il Novara serve per analizzare i principali problemi della squadra. Quelli che ha avuto Sottili e che ora si trova Gautieri. Il Varese ha affrontato tutte le avversarie e quasi mai è stato messo sotto. I punti persi per strada, nella maggior parte dei casi, sono dovuti a disattenzione o episodi. Come accaduto a Cesena nell’esordio stagionale. Parlare di quello che è stato o avrebbe potuto essere non ha senso. Oggi la squadra è questa. È la stessa che all’inizio del campionato si è trovata a un passo dal primo posto. Ecco perché pensiamo si tratti di questione di testa. Ogni volta che i giocatori hanno dovuto pensare da grandi sono rimasti frenati. Le avvisaglie del problema si sono avute nell’anticipo di Padova, alla ottava giornata. Nell’intervallo il Varese era primo, nella ripresa ha subito la rimonta ed ha perso 3-2. La questione dunque non è tecnica. Domani comincia il girone di ritorno, ma per i ragazzi in campo si tratta di una semplice partita:90’ con il Cesena. Basta, tutto qui. Scendere in campo per giocare a pallone: non è il sogno che avevano da ragazzini? Poi si penserà a Modena. Ogni traguardo si raggiunge compiendo un passo per volta. L’importante è andare avanti con decisione, senza paura, con la mente sgombra. Mancano 22 punti all’alba.

Vito Romaniello
Direttore Agr