La Unendo Yamamay prosegue nella sua marcia di avvicinamento verso il big match della decima giornata che sabato sera alle ore 20.30 vedrà Marcon e compagne opposte alle campionesse d’Italia di Piacenza. Tra le fila piacentine ci saranno, tra le altre, l’albizzatese Lucia Bosetti, recentemente premiata come “Pallavolista dell’anno 2013”, e le ex biancorosse Floortje Meijners, Federica Valeriano, Liesbet Vindevoghel e soprattutto Valeria Caracuta, fino all’anno scorso a Busto Arsizio.
Sabato sarà la tua prima volta al Palayamamay da avversaria. Che effetto ti farà tornare in quella che è stata la tua casa per due anni?
“Già ora, a qualche giorno dalla sfida, comincio a sentire l’emozione che sale. A Busto e in quel palazzetto, indipendentemente dagli ottimi risultati che abbiamo ottenuto lì dentro come la vittoria dello scudetto e della Coppa Cev, ho trascorso due anni davvero speciali. Ho tanti amici che sabato mi aspettano e rivederli sarà sicuramente una sensazione molto forte. Come ho scritto anche a loro, spero di non piangere troppo prima della gara perché ci sarà una partita da affrontare; preferisco lasciarmi andare dopo e salutarli uno ad uno. Prevedo, insomma, che rimettere piede al Palayamamay sarà un’esperienza forte”.
Quali sono i ricordi più belli che ti porti dentro dell’esperienza a Busto Arsizio?
“Il primo anno abbiamo vinto tanto, praticamente tutto e non potrò mai dimenticarmi di quei successi. In generale, però, ogni cosa è stata speciale, dal pubblico che mi faceva sentire a casa, alle persone della società e dello staff, alle mie compagne. Ho trascorso due anni fantastici”.
Hai mantenuto i rapporti con qualcuno in particolare che hai conosciuto a Busto?
“Ho legato molto con Veronica Bisconti che frequento ancora, compatibilmente con gli impegni di entrambe; tra le compagne ho tenuto i contatti anche con Francesca Marcon e Valentina Arrighetti e, in generale, mi capita di sentire anche Marco Musso e altri componenti dello staff”.
In estate sei passata alla Rebecchi Nordmeccanica Piacenza. Com’è maturata la decisione di lasciare Busto?
“È stata una scelta mia e della Futura insieme. La società mi ha fatto una proposta, io ho valutato le varie opportunità e poi ho preso una nuova strada; il tutto comunque è avvenuto con estrema tranquillità, abbiamo mantenuto buoni rapporti. E, in più, il mio potrebbe non essere stato un addio definitivo a Busto perché non escludo di poter tornare ancora a vestire biancorosso in futuro. Nella realtà bustocca sono stata benissimo e posso soltanto parlare di tutti in modo positivo; quello di quest’estate magari è stato soltanto un arrivederci”.
Parliamo ora del tuo presente: come ti trovi a Piacenza?
“Sto molto bene. Come la Futura, anche Piacenza è una società che lavora seriamente ed è sicuramente tra le piazze più importanti in Italia. Abbiamo creato un gran gruppo, ci alleniamo insieme in un bel clima e l’allenatore è preparato e bravo. Non mi posso lamentare di nulla”.
L’anno scorso hai giocato praticamente da titolare, complice i molti mesi ai box di Carli Lloyd; ora a Piacenza sei tornata a fare il secondo palleggiatore. Non ti pesa?
“Sapevo fin dall’inizio che, andando a Piacenza, il mio ruolo sarebbe stato quello di secondo palleggiatore e questa situazione non mi pesa affatto. So che nell’economia della squadra è importante anche il mio contributo così come quello delle altre ragazze che di solito non partono titolari. Davanti a me ho una regista molto forte da cui imparo ogni giorno qualcosa in più e quando mi capita di dover entrare a partita in corso cerco sempre di farmi trovare pronta”.
Nelle scorse stagioni capitava spesso di vedere al Palayamamay i tuoi genitori. Anche quest’anno vengono a Piacenza quando giochi in casa?
“Sì, quando possono si organizzano e vengono a trovarmi; per ora è successo tre o quattro volte. Mio papà sabato sarà a Busto e poi rimarrà da me per qualche giorno. Mi fa sempre piacere”.
Come ti è capitato l’anno scorso con Busto, anche quest’anno con Piacenza sei nella squadra favorita per lo scudetto.
“A detta di molti siamo la formazione da battere e per questo contro di noi tutti danno il massimo. I risultati che abbiamo ottenuto finora dimostrano che stiamo lavorando bene e indubbiamente possiamo competere per la vittoria sia in Italia che in Europa. Sappiamo benissimo, però, che non sarà facile e dobbiamo continuare così perché le partite che contano arriveranno più in avanti ed è allora che dovremo farci trovare pronte”.
In estate hai esordito con la maglia azzurra della nazionale ai Volley Masters di Montreux e poi hai partecipato anche all’Alassio Cup e al Gran Prix. A settembre ci sono i Mondiali in casa; ci pensi?
“Sarebbe un sogno poter giocare i Mondiali che si disputeranno proprio in Italia. È il sogno di tutte le atlete e anche il mio. Per ora penso soltanto a fare bene con Piacenza e sono consapevole che in Italia ci sono molte palleggiatrici forti che meritano la convocazione, tra cui la mia compagna Francesca Ferretti ed Eleonora Lo Bianco. Vedremo nei prossimi mesi come si evolverà la situazione”.
Tornando a sabato, che partita sarà Busto-Piacenza?
“Mi aspetto una Unendo Yamamay molto agguerrita e che proverà a farci lo sgambetto. Credo che gli alti e bassi avuti finora siano normali dopo aver cambiato tanto in estate, ma sono sicura che presto si risolleverà. Speriamo non proprio sabato, però”.

Laura Paganini