Non c’è due senza tre: ecco il terzo colpo della Unendo Yamamay Busto Arsizio dopo la centrale Freya Aelbrecht e la schiacciatrice Rebecca Perry. In realtà non si tratta di un volto nuovo, quanto piuttosto del gradito ritorno a Busto Arsizio di Giulia Pisani. La centrale toscana, dopo il prestito di questa stagione alla Openjobmetis Ornavasso dove ha avuto modo di recuperare dal serio infortunio al ginocchio dell’aprile 2013, sarà di nuovo una Farfalla. Per lei sarà il terzo anno in biancorosso dove ritroverà Francesca Marcon e Giulia Leonardi con le quali ha vissuto il “triplete” del 2011/12 e l’annata successiva culminata con il terzo posto in Champions League.
Amatissima dai tifosi e soprannominata Miss Murone, Giulia torna al Palayamamay per recitare un ruolo da protagonista. “Dimenticare il clima di Busto Arsizio e le emozioni vissute in due anni intensissimi è impossibile – ha dichiarato Pisani –. Sono stracontenta di tornare, ho sempre tenuto questa società nel mio cuore e appena mi ha ricontattato, pur valutando anche altre offerte di mercato, non ho avuto dubbi: UYBA è qualcosa che io ho dentro di me. Amo il Palayamamay e tutto ciò che gira attorno alla squadra ed anche la vetrina della Champions è una opportunità da sfruttare al massimo: torno per cercare di essere protagonista e di dare il massimo per il gruppo, in una stagione che mi auguro ricca di successi. Torno dopo un anno difficile ad Ornavasso, complicato per tanti motivi, ma al contempo positivo per me perchè sono riuscita a rientrare in campo grazie allo staff medico e tecnico che mi hanno rimesso in piedi e praticamente reinsegnato da zero a giocare a pallavolo: stare ferma per tanti mesi è stata durissima. Ora ci sono e sono contenta di ritrovare anche Francesca Marcon e Giulia Leonardi, con le quali non ho mai perso i contatti. Con Giulia mi vedo spesso anche nel periodo estivo al mare. Attendo con ansia di cominciare la preparazione a Busto Arsizio, e nel frattempo continuerò ad allenarmi in palestra e giocando a beach volley”.
Laura Paganini
(foto Daniele Mora)