Durante la stagione il presidente del Varese, Nicola Laurenza, lo ha continuato a dire in tutte le salte, mandando segnali su più fronti: “Da solo non ce la posso fare. Ho bisogno dell’aiuto del territorio. Cerco sponsor e investitori che credano nel mio progetto”. Finora però i suoi appelli sono rimasti inascoltati e la situazione economica del Varese non è migliorata, tanto che è già arrivato un punto di penalizzazione per una scadenza dei pagamenti non rispettata, quella dei contributi e delle ritenute di gennaio e febbraio che sono state versate in ritardo.
Ciò che è peggio è che quasi sicuramente ne arriveranno altri due. Già perché il termine per presentare l’iscrizione al campionato 2014/2015 è fissato per domani, lunedì 30 giugno, e il Varese, ad oggi, non ha nè la fideiussione di 800mila euro e né la certificazione del versamento dei contributi Enpals e delle ritenute Irpef, due aspetti necessari e in mancanza dei quali si incappa in due punti di penalizzazione (uno per ciascuna inadempienza).

La situazione è critica e per fare estrema chiarezza, la società di via Manin ha convocato la stampa per domani. A parlare sarà il presidente Nicola Laurenza che esporrà bene i fatti, farà l’ennesimo accorato appello e probabilmente presenterà il nuovo assetto societario. Per l’iscrizione, infatti, la società deve definire anche i due ruoli chiave: quello di amministratore delegato e quello di direttore generale. Quest’ultimo incarico andrà a Giuseppe D’Aniello, mentre Michele Lo Nero farà il suo ingresso in società come a.d. Tuttavia su questo fronte sono arrivate delle smentite e una soluzione potrebbe essere che lo stesso Laurenza vada a ricoprire anche il ruolo di a.d. Domani se ne saprà di più e a meno che non succeda un miracolo (potrebbe esserci l’estremo intervento dei soci napoletani?), il Varese farà scattare il piano B che prevede ricorso e iscrizione entro il 16 luglio con però, 3 punti di penalizzazione. Avere due settimane di tempo in più non cambia la situazione, ma permette a Laurenza di continuare a cercare garanzie per la fideiussione.

Elisa Cascioli