Doveva essere un momento di festa con squadra, staff e tifosi. E così è stato. Festa Cimberio
La Cimberio ha chiuso definitivamente la sua stagione al PalaWhirlpool salutando tifosi e consorziati nel piazzale del palazzetto di Masnago dove si è scatenata un’autentica festa a suon di musica, birra (gentilmente offerta dal mitico “Five Café”) e pietanze varie.
Non ci saranno state le migliaia di persone che lo scorso anno avevano colmato Piazza Montegrappa, ma c’è stato vero affetto da parte di coloro che, nonostante una stagione vissuta tra alti e bassi, hanno sempre sostenuto i propri beniamini indipendentemente da tutto e tutti.
Ne è uscito un bel momento di amicizia, affetto e condivisione dove tutti hanno potuto scambiare due parole con giocatori e componenti dello staff che, a loro volta, hanno risposto con grande piacere alle richieste dei propri tifosi.
“Sono queste le cose più belle -il commento di coach Stefano Bizzozi-: vedere l’affetto dei nostri tifosi nei confronti della squadra. Una mia vittoria? No, un grande successo dei ragazzi che sono stati bravi, dopo alcuni momenti difficili, a rialzare la testa e a ricreare quel filo speciale che c’è sempre stato tra i ragazzi e i nostri tifosi che sono sempre stati grandi ed ottimi intenditori. Il mio futuro? A dir la verità non abbiamo ancora finito; ora abbiamo in programma alcuni allenamenti individuali con giocatori che lo hanno richiesto specificatamente. Poi proseguirò con i miei progetti di stampo sociale; destinazione Rwuanda!”

Ospite speciale alla festa, un grande della Pallacanestro Varese: Bob Morse.
“L’Italia è sempre stata casa mia, in particolare Varese e questo splendido palazzetto. Ho condiviso qua alcuni dei momenti più belli della mia vita che porterò per sempre nel cuore. Il più bello? Quello che ricordo con maggior piacere è stato il mio esordio; entrai e la gente cominciò a scuotere la testa dopo alcune mie giocate sbagliate. Cosa successe dopo? Superai l’emozione iniziale e riuscii a smentire tutti. La mia storia d’amore con la Pallacanestro Varese cominciò così”.Striscione Arditi

“Stiamo già lavorando per il futuro -racconta Simone Giofré-? In realtà no. Ovviamente ci sono alcune idee sulle quali lavorare, ma prima dovremo capire la base con la quale partire. Una cosa però è certa. Stagioni come quelle di quest’anno riserbano insegnamenti ben più profondi rispetto a stagioni come quelle degli ‘Indimenticabili’. Ripartiremo dunque da queste cose, sperando di costruire qualcosa di grande per la prossima stagione”.

Non presenti gli Arditi che hanno esposto uno striscione eloquente: “Non ce la sentiamo di festeggiare una stagione fallimentare, ma saremo sempre al fianco di chi questa maglia vorrà onorare”.
Dopo tutto è pura passione anche questa.

 

Marco Gandini
(foto sopra di Mario Bianchi)