È tornata oggi al lavoro la Cimberio Varese per preparare l’ultima partita della stagione contro Roma, che si giocherà domenica al PalaTiziano alle ore 18:00.
Brucia ancora in casa biancorossa la sconfitta contro Siena che è costata la postseason dopo tre partecipazioni consecutive, anche se il pubblico del PalaWhirlpool, a partita terminata, ha elogiato con un lungo applauso i propri beniamini, che hanno avuto il merito di aver tenuto vivo fino all’ultimo un sogno playoff che, per quanto visto nell’ultimo terzo di stagione, sarebbe anche forse stato meritato.
Inevitabile, ora, cominciare a parlare di futuro.
Per quel che riguarda il capitolo allenatore (indubbiamente il più importante), Stefano Bizzozi meriterebbe la conferma da headcoach per quanto fatto in quest’ultima parte di stagione. L’ambiente lo apprezza e lui ha rimarcato più volte la volontà di continuare il suo percorso con la Pallacanestro Varese, indipendentemente dal ruolo da ricoprire. Inoltre, con lui alla guida, sarebbe anche più facile trattenere i due italiani De Nicolao e Polonara (che da contratto hanno un’opzione per il terzo anno), che possono ancora sfruttare la piazza varesina per proseguire con la loro crescita al fianco di un “maestro” che con i giovani ci sa sicuramente fare.
La base su cui costruire la nuova squadra, però, è Adrian Banks. O almeno è quello che tutti si augurano. Il contratto della guardia di Memphis scadrà a fine stagione e di certo, visti i numeri fatti dall’americano da novembre ad oggi, le offerte non gli mancheranno. Dall’altra, però, c’è un fattore da non sottovalutare: l’amore smisurato che “Money in the Banks” nutre nei confronti di una città come Varese che, dal punto di vista emotivo, ha saputo dargli tanto. Lui stesso nei giorni scorsi non ha fatto mancare vere e proprie dichiarazioni d’amore nei confronti della Città Giardino che fanno ben sperare i tifosi.
Per il resto, ad esclusione dei vari Balanzoni, Testa e Mei (si, mettiamoci anche lui), si prospetta una vera e propria rivoluzione. Vista l’annata piuttosto deludente sarà dura vedere in maglia biancorossa i beniamini Ere e Sakota; stesso discorso vale per i lunghi Scekic e Johnson, Rush (che però ha ancora diversi margini di crescita) e Stoglin che, per sua sfortuna, non ha avuto molti modi per mettersi in mostra in queste poche partite.
Che Varese ci aspetta il prossimo anno? La curiosità è tanta così come la voglia di ripartire con una nuova stagione. Prima però c’è da onorare l’impegno con l’Acea che, anche se non ha praticamente nulla in palio, può far chiudere la stagione della Cimberio con un ulteriore sorriso.

Marco Gandini