La cavalcata finale è cominciata. Quelle che separano il Varese da qui alla fine del campionato sono 13 finali e la società biancorossa si aspetta il sostegno del pubblico per affrontarle alla grande, con carattere e cattiveria. “Doti riviste a Trapani – dice il presidente Laurenza – e che sono sembrate assenti contro il Padova. Adesso torniamo a giocare in casa e vogliamo essere circondati dai nostri tifosi”. Due sfide che definire impegnative è limitativo: martedì sera l’Empoli e sabato pomeriggio il Palermo. “Sono due gare difficili, ma noi non vogliamo sbagliare e soprattutto vogliamo risvegliare l’entusiasmo dei tifosi. Abbiamo bisogno del loro calore, li vogliamo numerosi e il nostro obbiettivo è renderli fieri di noi. Nelle ultime partite interne, lo stadio, la nostra casa, diventava avverso già a metà del primo tempo e questo complicava ulteriormente le cose non facendo bene al gruppo che invece ha bisogno di un applauso anche quando si sbaglia un passaggio. Non mi permetterei mai di dare indicazioni di formazione al tecnico, ma questa volta un uomo in campo voglio sceglierlo io e scelgo i tifosi che devono trasformarsi nel dodicesimo giocatore per trascinarci nei momenti di difficoltà e farci rimanere sul pezzo se le cose dovessero andare bene”.
Empoli e Palermo nel giro di cinque giorni, per quanti punti il pres. metterebbe la firma? “Non metto firme perché me la gioco sempre. Queste sono delle finali e mi aspetto una grande prestazione contro l’Empoli. Dobbiamo pensare ad un obiettivo alla volta. Il Palermo ha dimostrato la sua superiorità, ma questo campionato ha fatto vedere che tutte le partite sono da 1×2. Il risultato non è mai scontato in partenza. A prescindere da quanti punti arriveranno, voglio rivedere al Franco Ossola lo spirito della squadra che mi ha fatto innamorare di questi colori”. 
Ad aumentare il calore del pubblico ci penserà mister Sottili, molto amato dai supporter biancorossi. “Quando l’ho richiamato – racconta Laurenza – avevo le idee molto chiare e dei precisi obiettivi in mente. Quando l’ho rivisto è stato lui a parlare degli obiettivi da dare alla squadra e coincideva tutto alla perfezione con il mio pensiero. C’è intesa e comunione di intenti”.
Se la squadra è concentrata sulla salvezza, il presidente deve anche guardare oltre, andare al post-fine campionato, pianificare il futuro vista anche la carica vacante di direttore sportivo, dopo l’esonero di Milanese.  “Proprio ieri, che era il 104esimo compleanno del club, ci ragionavo. Ho ripensato a ciò che ho detto nei mesi scorsi e sono ancora più convinto. Voglio dare un futuro a questa società e non deludere nessuno. C’è un grande progetto da portare avanti e io ci credo”.
Intanto la squadra oggi si è allenata allo stadio dove si è rivisto Pavoletti, guarito dal virus intestinale, ma ancora debilitato. Per martedì sera resta in dubbio così come Bressan. Oggi il portiere ha svolto soltanto terapie. Non ci sono speranze invece di recuperare Cristiano e Bastianoni, il primo bloccata dalla pubalgia e l’altro dall’otite. Assenti anche gli squalificati Trevisan, espulso a Trapani, e Laverone, ammonito in diffida. Torna invece a disposizione Rea che ha scontato un turno di stop. Si sono allenati a pieno regime Oduamadi e Zecchin. 

Elisa Cascioli