Vincenzo Melillo 5,5: Cambiando l’ordine dei portieri, i papaveri in saccoccia sono minimo due e massimo tre. Matematico.
Andrea Botturi 6: Si scorna spesso con Marconi. Verdetto pari (o quasi) Tenace.
Fabio Lamorte 5,5: Ce lo ricordavamo solido. Lo ritroviamo un po’ infiacchito. Ombreggiato (dal 79′ Alessandro Cannataro s.v.: Entra a cose fatte e squadra sfatta. Testimone).
Marco Taino 5,5: Monza lo fa girar come fosse una bambola. Il Barba non capisce, ma si adegua. Trasformista.
Davide Guglielmotti 5: Mora soffre di solitudine. Tenergli compagnia sarebbe cosa buona e giusta. Negligente.
Matteo Arati 5,5: La Pro morde quando può saltare il centrocampo. Ehm, non proprio un complimento. Aggirato.
Nicolas Bovi 5,5: Non trova spazio per buttarsi dentro e finisce col navigare a vista. Incupito.
Alessio Cannoni 5,5: Sul suo personalissimo cartellino la leggerezza che fa svoltare il match. Avventato (dal 69′ Alain Baclet 5,5: Ha l’occasione per raddrizzare la baracca ma si incarta sul più bello. Disarmato).
Andrea D’Errico 5: Accende e spegne con netta preferenza per l’oscurità. Tenebroso (dall’83’ Manuel Romeo s.v.: Il cambio politico per D’Errico gli concede passerella ingrata. Mansueto).
Matteo Serafini 5,5: Dialoga con la panchina palesando qualche dubbio. Sintomatico.
Roberto Candido 6,5: Disegna l’iperbole del vantaggio ed è l’ultimo a darla su. Stiloso.
Allenatore: Aldo Monza 5: La pausa di riflessione dopo il rosso a Mora regala il break ai grigi. Mister, se non ora quando? Temporeggiatore
Arbitro: Edoardo Paolini di Ascoli Piceno (Margini / Pizzagalli) 5: Rigore è quando arbitro fischia. Il penalty munifico gli manda di traverso la partita. Filantropo.
Gio.Ca.