Feola 6,5: Nessun miracolo ma un paio di pezze messe qua e là. Squadrato.
Andreoni 6,5: Il coiffeur tigrotto fa barba e capelli anche stavolta. Pettinato.
Spanò 7,5: No, dai non può avere vent’anni. L’icona di questa Pro Patria in blue-jeans. Precoce.
De Biasi 6,5: Qualche licenza poetica e la museruola messa ad Altinier. Spigliato.
Mignanelli 6,5: Parte a sinistra, finisce a destra con la solita gasolina nel motore. A disposizione.
Tonon 6,5: Acne giovanile ma garretti da combattente. Ruvido.
Ghidoli 7: Prima la “ghidolata” da giallo, poi un destro da fenomeno. Questa volta mette giù dal letto il piede buono. Ritrovato. (dal 67′ Casiraghi  6,5: Perde il ballottaggio alla vigilia. Si rifà addomesticando il finale ingarbugliato. Ragioniere.
Gabbianelli 7: E’ suo il goniometro del geometra. Altra carta d’identità “taroccata”. Assennato.
Siega 6,5: Ormai è un coltellino svizzero. Comunque lo apri, trovi qualcosa di utile. Testato.
Mella 6,5: Calza i panni di Serafini che gli vanno un po’ larghi, ma dà noia ai lariani e per oggi basta e avanza. Molesto. (dall’80’ Taino s.v.:  Deve chiudere la corsia e lo fa con profitto. Basico.)
Giorno 5,5: Non riesce a griffare la gara. Il futuro è con lui ma occorre più birra. Incompiuto. (dal 61′ Chiodini 6:  Deve recuperare la gamba. La primavera può riscoprirlo protagonista. Sbocciato.)
Allenatore: Alberto Colombo 7: Se la Pro non fa una grinza, il merito è anche di chi ha imparato a giocare a Risiko. Stratega.
Arbitro: Antonello Balice di Termoli 6,5 (Argento / Rossini): Arbitra alla molisana: qualche sbavatura, ma senza incidere. Al dente.

LA PARTITA
LA SALA STAMPA

Giovanni Castiglioni