
Al triplice fischio dell’arbitro che ha sancito la salvezza del Varese non hanno esultato solo la curva ed i distinti, ma anche la tribuna autorità. Il calcio è così: è uno strumento potentissimo di uguaglianza. Perché davanti alle emozioni siamo tutti così: uguali, dal primo all’ultimo. Tantissimi i volti noti venerdì sera a Masnago, come il sindaco Fontana e un grande ex come Devis Mangia. Poco più su, ecco un altro grande che ha vestito la maglia del Varese: Checco Lepore (foto in alto), che dei biancorossi è stato anche capitano. Non voleva perdersi questa sera per nulla al mondo. “Per fortuna che è finita cosi – dice -, mi piangeva il cuore a vedere i miei colori così in basso. Ma i ragazzi si meritavano questa salvezza. Anche quando perdevamo 2-1 ero fiducioso ed ottimista. Bettinelli ha semplicemente fatto sentire cosa vuol dire il Varese e dare tutto per questa maglia. Pavoletti? Non ci sono parole per descriverlo, 24 gol parlano da soli. Complimenti però a tutta la squadra”.
Si aggira in zona bar anche un altro tifoso speciale: Max Laudadio di Striscia La Notizia, che sfoggia una maglietta che è tutta un programma (foto a destra). “Grande partita – esulta -, questa e le ultime quattro! Bettinelli ha messo la testa a posto ai nostri: la squadra stava benissimo in campo. A dire il vero, me la sono fatta un po’ sotto sul 2-1 per il Novara, ma siamo abituati al rischio e lo amiamo. Questa salvezza all’ultimo è la dimostrazione che la testa fa la differenza. Là davanti poi abbiamo un giocatore fenomenale come Pavoletti. Sono contento anche per il presidente che ci ha messo anima e corpo in ogni momento. Ha una tenacia pazzesca”.
Non poteva mancare anche la madrina del Varese, Sarah Maestri, anche se ko per un problema all’occhio. “Non ho visto praticamente nulla – dice sorridendo -, ma sono felicissima. Ti svelo un aneddoto: io mesi fa dicevo che avremmo fatto i playout con il Padova, e me ne dicevano di ogni perché portavo sfortuna. Quando il Padova è retrocesso, ho pensato al peggio. Poi ho visto il santo di oggi: è Sant’Antonio da Padova. Non può essere un caso! La mia bimba ha accompagnato Pavoletti in campo, è stato il regalo più bello”. Vip o no, il tifo per il Varese accomuna tutti. Ed oggi possiamo essere felici tutti insieme.
Luca Mastrorilli