L’ex calciatore Bruno Limido è stato scarcerato. Dopo poco più di un mese dal suo arresto, avvenuto lo scorso 29 ottobre, mercoledì scorso gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Il gip di Milano, Franco Cantù Rajoldi, ha accolto la richiesta dei suoi difensori, gli avvocati Simone Riva e Giulio Di Matteo. Durante l’interrogatorio avvenuto venerdì scorso, l’ex giocatore di Juventus, Avellino e Varese, ha ribadito la propria estraneità ai fatti. E’ accusato di essere parte integrante di un’associazione a delinquere guidata da Antonio Rosati, ex presidente del Varese, che avrebbe frodato il fisco per circa 63 milioni di euro tramite cooperative farlocche e lavoro in nero senza versare contributi e iva. Secondo la Procura di Milano, Limido avrebbe svolto il ruolo di mediatore per conto dell’associazione a delinquere. Restano invece in carcere Rosati e Montemurro, ex direttore generale e amministratore delegato del Varese 1910.
e.c.