Non è facile, in un’annata come quella da poco conclusasi in casa Pallacanestro Varese, dare il via ad iniziative che coinvolgano i tifosi. Quando le cose non vanno come dovrebbero andare, c’è sempre il rischio che i sostenitori di una squadra, invece che compattarsi e “far gruppo”, si dissolvano nel nulla, come lacrime nella pioggia, noncuranti di essere il fulcro di un mondo come quello della pallacanestro.
Eppure, quest’anno come mai, numerose sono state le iniziative della società biancorossa rivolte prevalentemente ai propri tifosi che, contro ogni aspettativa, hanno risposto alla grande, sottolineando come, a Varese, l’amore e la passione verso una squadra, siano totalmente slegati dai risultati della stessa. Almeno nella maggior parte dei casi.
“Merito -ci confida Luna Tovaglieri, Responsabile Marketing della società di Piazza Montegrappa- di uno zoccolo duro di sostenitori che amano i nostri colori da una vita, nel bene e nel male. Come un matrimonio, insomma, dove non esiste tradimento ed infedeltà; dove ognuno si sente, ed è, protagonista di questo mondo”.
Ecco allora il successo delle tante iniziative che avete promosso. Vogliamo ricapitolarle?
“Partiamo dal ‘Tifoso Leggenda’, nato con l’idea di coinvolgere quelli che fino all’anno scorso erano i Sostenitori+; ebbene, abbiamo avuto un incremento di adesioni (oltre 120 le iscrizioni, ndr) grazie anche alla possibilità di ottenere la maglia, e successivamente la felpa, di Bob Morse. Poi la consueta ‘Basket: una scuola di vita’ (le cui premiazioni sono state fatte proprio in settimana, ndr), che quest’anno, oltre ad ospitare circa 1.000 ragazzi alle partite di campionato grazie al sostegno di Beko, ha dato l’opportunità agli studenti di 14 scuole della provincia di incontrare i giocatori in classe coinvolgendo oltre 1.500 alunni. Un’altra ‘classica’ è stata la ‘Christmas Box”, che quest’anno ha avuto più successo rispetto alle altre stagioni. Poi il ‘kit biancorosso’ riservato ai neonati, un progetto nato dalla collaborazione con Iana Bimbi e Blu Kids, e in sinergia con l’Assessorato allo sport del Comune di Varese e con l’Ospedale Filippo Del Ponte, che dà l’opportunità ad ogni famiglia di ogni nuovo nato di Varese di ricevere al momento della registrazione del bambino all’Ospedale Filippo Del Ponte o all’anagrafe un buono per un kit omaggio da ritirare presso l’Ufficio Sport del Comune di Varese in via Sacco 5. Questa iniziativa è ancora in atto, quindi è ancora presto per fare bilanci”.
Uno sguardo è stato dato anche al sociale.
“In particolare con il ‘Varese Fan Style’, il progetto di tifo positivo sviluppato assieme alla Cooperativa Unison di Gallarate e promosso grazie al contributo di ON, che ha devoluto 2.500 euro alla Fondazione Giacomo Ascoli Onlus, che sostiene il day hospital di oncologia pediatrica presso l’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese, e alla SOS Villaggi dei bambini Morosolo, che si occupa di accoglienza ai bimbi in difficoltà familiare. Iniziativa simile ma rivolta ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, è stata ‘Io tifo con il cuore’ grazie al quale, tramite dei laboratori, abbiamo provato a restituire al tifo la sua dimensione di gioco, di evento sociale, di divertimento e di sportività. Infine, una delle ultime, è stata ‘Tifoso Immortale’, un progetto di comunicazione che ha avuto lo scopo di sensibilizzare i tifosi di pallacanestro alle tematiche proposte da AVIS, ADMO e AIDO , promuovendo la cultura della donazione di sangue, midollo osseo e organi”.
Nel tutto, la continua ricerca di nuovi sponsor.
“Sono loro che permettono ad una società di continuare a vivere. In questo senso abbiamo pensato al ‘Temporary Top Sponsor’, un pacchetto pubblicitario che consente a piccole e medie imprese di godere della visibilità dei partner maggiori per tre giornate di campionato con un investimento contenuto. Anche in questo caso la risposta è stata ottima”.
Niente male per essere al tuo primo anno da Responsabile Marketing. Come ti sei trovata?
“All’inizio è stato parecchio difficile -risponde-. Quando Marco Zamberletti se ne è andato, spinto dalla legittima volontà di provare una nuova avventura professionale, c’è stato poco tempo per il passaggio di consegne. Poi, però, la forza del gruppo ha avuto la meglio e ne siamo usciti benissimo”.
Novità per il futuro?
“Ci pensiamo giorno e notte ovviamente. L’obiettivo è di dare continuità a tutte le iniziative di cui abbiamo parlato prima, aggiungendo qualche novità. Un esempio? Non posso ancora parlarne, ma faremo un sensibile sviluppo sotto l’aspetto multimediale”.
Il prossimo anno, con Pozzecco in panchina, dovrebbe essere tutto più semplice, no?
“Premesso che non è ancora detto che venga, tutti conosciamo le caratteristiche di Gianmarco. Si tratta di un’ ‘arma’ incredibile dal punto di vista mediatico che cambierebbe il modo di ‘attivarci’ sotto ogni profilo; una forza della natura in grado di attirare a sé tifosi e sponsor; uno strumento da ‘spremere’ e far fruttare al massimo. Darebbe una ulteriore spinta alle nostre idee e le alimenterebbe con il miglior risultato possibile”.
Marco Gandini
(foto di Simone Raso)