Marcialonga di Fiemme e Fassa in mano vichinga con un tris di norvegesi sul podio maschile, ed altri tre a seguire. Simen Østensen ha vinto domenica la sua prima Marcialonga della carriera davanti a John Kristian Dahl ed a Jørgen Aukland. Al femminile, prova maiuscola della russa Julia Tikhonova, brava a tenere dietro la favorita svizzera Seraina Boner e la svedese Annika Lo fström.

Le vallate dolomitiche di Fiemme e Fassa hanno accolto oggi una nuova annata nel segno di Marcialonga, l’evergreen dell’inverno trentino che sulla spianata di Moena ha richiamato 7000 concorrenti provenienti da 30 nazioni. Dopo il via alle 8.00 in punto, norvegesi e svedesi si sono catapultati in avanti, ma pensare a possibili allunghi era quanto mai prematuro visto che i chilometri totali da cavalcare della Marcialonga trentina sono 70. Tecnica classica unica per tutti, e gli italiani non si sono persi in convenevoli, piazzandosi subito ad inseguire. Folta la delegazione varesina con al via 37 fondisti (Sci Nordico Varese, S.C. Cunardo, S.C. Marcialonga, Sci Club Gallarate, Sci Club Cunardo, Sci Cai Gallarate). Il migliore tra i varesini è stato Sabino Maffei arrivato al 798° posto con 4 ore e 18 minuti. Da segnalare l’arrivo al traguardo di Fausto Menefoglio (foto in alto) di Marzio come ultimo in 10 ore e 2′: ad attenderlo sul traguardo una marea di gente, forse più di 7000 persone con una “ola” lunga 200 metri. Ha tagliato il traguardo tale e quale – con meno stile, ma sicuramente con più entusiasmo – di Østensen otto ore prima. Corona d’alloro, bacio della Soreghina e poi, questo solo per lui, i fuochi d’artificio. Sua figlia Anita è stata la più veloce tra le donne varesine con 6 ore e 6′ (309° posto tra le donne). Gloria Cerana di Marnate e Manuela Calò di Gallarate hanno invece tagliato il traguardo della maratona Light di 45 km.

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