Matteo Grampa, approdato dalla Sangiorgese a Casorate, per mettere a disposizione di coach Anilonti il suo indiscutibile talento, è diventato fin dalle prime partite un vero e proprio punto di riferimento per la squadra; nonostante la sua presenza, ed altri importanti innesti, la stagione della Casoratese però, è stata ricca di alti e bassi, con i playoff sfumati alla fine. Matteo, siete più soddisfatti della buona posizione in classifica o arrabbiati per l’occasione sprecata?
Direi che la parola giusta in questo caso sia delusi… Avevamo tutto per fare bene, ma abbiamo vissuto di troppi “alti e bassi” per riuscire ad ottenere la continuità di rendimento necessaria a raggiungere i playoff. Detto questo, col senno di poi, direi che è stato il risultato giusto, davanti a noi abbiamo avuto squadre magari meno talentuose, ma sicuramente molto toste e continue, con un’identità difensiva marcata: cosa che noi non siamo mai riusciti ad avere.
Tutti a settembre vi indicavano come una delle candidate alla promozione: cos’è mancato? Fortuna o errori?20% sfortuna e 80% colpa nostra. Ad inizio stagione eravamo tra le favorite per la promozione, ma fin dal girone di andata siamo sempre stati costretti ad inseguire i primi quattro posti. Non è giusto cercare alibi, anche perchè fino alla fine abbiamo avuto la possibilità di fare i playoff, ma nelle partite che contavano, abbiamo quasi sempre perso; per cui, va bene l’alibi dei vari infortuni (Azzimonti, Corona e Mandelli out per molte partite durante la stagione), ma le chance le abbiamo avute e non sfruttate: da questo punto di vista quindi, solo colpa nostra, anche perchè gli infortuni fanno parte del gioco.
Il girone C ha comunque dimostrato di avere un livello di difficoltà molto alto, in cui le varesine hanno ricoperto il ruolo delle protagoniste dalla prima all’ultima giornata, ti aspettavi Opera, Cassano, Arcisate e Cislago ai playoff?
Onestamente io non avevo mai giocato la C regionale per cui non sapevo davvero cosa aspettarmi. Sicuramente posso dire che nessuna partita del girone poteva essere giocata a “cuor leggero”, tutti potevano battere tutti, quindi, un calo anche solo fisico ti avrebbe potuto compromettere l’intera stagione (vedi il Bosto). Parlando di playoff: le 4 squadre li hanno conquistati sul campo per cui nulla da dire. Personalmente sono molto contento per Cislago perchè conosco quasi tutti, hanno fatto un campionato davvero fantastico e sono allenati molto bene. Arcisate è una squadra che gioca molto bene, è tosta ed ha in Fanchini un giocatore/metronomo che può mettere in ritmo tutti. Cassano ha tanto fisico e talento, forse la più forte sulla carta, ma in semifinale ha perso contro Opera: squadra quadratissima, senza fenomeni, ma con tutti i giocatori che portano il loro mattoncino; a mio parere la difesa migliore del campionato, e poi hanno un fattore campo importante.
Dalla B2 in cui già ti mettevi in mostra, alla C2 in cui hai proprio fatto la differenza sia in termini di punti che di gioco: sei tra i migliori giocatori di questo girone, ma dovessi fare un nome come MVP, a chi penseresti?Personalmente credo che il titolo di MVP vada assegnato ad un giocatore che sia in grado di cambiare il rendimento della sua squadra, per cui, nonostante non abbiano agganciato i playoff per un soffio, lo darei ad Allegri: io non lo conoscevo come giocatore, ma è davvero forte e crea un sacco di problemi sia a livello realizzativo che a rimbalzo, quando gioca lui, Garbagnate vince, altrimenti no. Subito dietro ci metto Velardo perchè, se Opera è arrivata fino alla finale, è in primis grazie all’energia e alla voglia di vincere del suo lungo.
Vittoria o sconfitta, al contrario di altri, siete sempre sembrati un gruppo unito, com’era il clima in palestra?
Gruppo fantastico, nulla da aggiungere, ringrazio tutti i ragazzi perchè si sono venuti a creare rapporti ed amicizie che sicuramente andranno ben oltre il parquet.
Il tuo futuro sarà lontano da Casorate, hai progetti precisi in mente?
Sì l’anno prossimo non sarò più un giocatore di Casorate. C’è da dire che la mia stagione è stata abbastanza particolare, perchè ero arrivato a settembre con la famosa possibilità di avere un escape per categorie nazionali, eventualità che non si è verificata, per cui ho chiuso la stagione a Casorate. Personalmente ringrazio comunque la società di avermi dato la possibilità di giocare per loro e di avermi preso anche se a mercato ormai chiuso. Io ho sempre giocato con la testa alla C regionale senza pensare a quello che sarebbe potuto essere. La scelta di non proseguire è stata sia loro, in quanto giustamente vorrebbero dare più spazio ai giovani Bosello e Barbera (ai quali faccio un grosso in bocca al lupo); sia mia, in quanto le mie ambizioni mi portano a cercare di diventare definitivamente un giocatore che possa giocare da protagonista in campionati nazionali (DNC o DNB). Progetti per il momento non ne ho, va anche detto che quest’anno mi sono laureato e quindi si legheranno anche ad eventuali proposte di lavoro future. Ai miei compagni non posso che fare un grosso in bocca al lupo e ringraziarli per avermi sopportato in questi mesi passati assieme.

Alessandra Conti