La cura Sottili sta funzionando. Un pareggio, una vittoria e una sconfitta: quattro punti in tre gare ravvicinate, ecco quanto raccolto dalla squadra dal suo arrivo. Oltre che i risultati, a convincere sono state le prestazioni, compresa anche l’ultima contro il Palermo, coincisa sì con una sconfitta, ma assolutamente immeritata per i biancorossi. “Peccato per il risultato. Abbiamo avuto più occasioni noi, ma non siamo stati premiati” dice il direttore generale Montemurro che di queste ultime gare ha particolarmente apprezzato: “La voglia tipica della squadra di giocare contro tutti in maniera combattiva. Ho rivisto quell’impronta che era del Varese costruito da Sean Sogliano”.
Guardando la classifica i playoff non sarebbero poi così lontani, ma il d.g. vuole sentir parlare esclusivamente di salvezza: “La cosa più importante è la permanenza in categoria, non voglio tirar fuori altri discorsi anche perché di chiacchere quest’anno se ne sono fatte molte”.
Oramai non si torna più indietro e guardare il passato è forse sbagliato, ma a ripensarci pensa che l’esonero sia stato sbagliato? “Guardando i risultati direi di sì, non so se rifarei la stessa scelta, ma non ci sono le controprove, purtroppo non si può prevedere il futuro. A saperlo avremmo fatto una scelta diversa, ma oramai è andata così. Noi abbiamo lavorato sempre per il bene della squadra”.
A proposito di “chiacchere”, in questa stagione ci sono stati numerosi faccia a faccia con i tifosi, che hanno riguardato Montemurro in prima persona: “Questo è stato un anno particolare in cui c’è stato grande entusiasmo all’inizio e poi un po’ di delusione da parte della piazza che ora è tornata a sostenerci. Per una squadra di calcio i tifosi sono importante. Quando le cose vanno male si cerca sempre il capro espiatorio, ma ripeto che noi abbiamo lavorato facendo esclusivamente gli interessi del Varese”.
Alla fine del campionato mancano dieci giornate e una volta raggiunti i punti che metteranno il Varese al sicuro, il club si concentrerà sulla programmazione del futuro: “La figura del direttore sportivo? E’ presto per parlarne. Adesso concentriamoci sul presente, abbiamo tutto il tempo per riflettere e pianificare”.
Nuovi soci e nuovo stadio: sono solo chimere? “Sono sogni che però puntiamo a realizzare. Il nostro stadio ha un grande problema che è la pista. Tra un paio d’anni non sarà più a norma quindi diventa necessario costruire qualcosa di importante per allettare gli investitori. Stadio e nuovi investitori sono due cose che vanno di pari passo”.
Intanto ha ripreso a sudare il Varese di Sottili che si è ritrovato a Masnago oggi pomeriggio. Come di consueto chi è sceso in campo sabato contro il Palermo ha svolto una seduta defaticante. La prossima sfida che attende il Varese è quella in trasferta a Castellammare di Stabia dove sicuri assenti saranno Rea e Blasi, entrambi espuli nell’ultima gara e che dunque verranno squalificati dal giudice sportivo. E’ ancora presto per dire se tornerà a disposizione Trevisan, mentre di sicuro non ce la farà Cristiano che sta combattendo con la pubalgia. Oggi è tornato al lavoro Bastianoni, dopo l’otite, e un’altra buona notizia riguarda le condzioni di Neto, bloccato da un risentimento all’adduttore. Le sue condizioni sono migliorate, ma è probabile che salti anche la prossima partita così da essere sicuramente a disposizione per la sfida in casa, quella contro il Bari, sabato 15 aprile.
Domani la squadra effettuerà una doppia seduta sempre allo stadio dove lavorerà anche mercoledì e giovedì pomeriggio. La rifinitura è in programma venerdì mattina, poi partenza in aereo con destinazione Campania. “Avevamo di fronte 13 finali – conclude Montemurro – una è andata male, ma non siamo stati fortunati con gli arbitraggi. Il Palermo è prima in classifica, la Juve Stabia ultima, ma non dobbiamo guardare i punti fatti. Noi dobbiamo giocare come fosse la nostra ultima partita”.

Elisa Cascioli