L’idea che frulla nella testa è sempre quella: il tafazziano 4-3 di Como. Non lo nasconde Lulù Oliveira che, anzi, alla vigilia del match con la Giana Erminio, confessa sinistri timori: “Ho l’impressione che i ragazzi non abbiano ancora superato lo shock“. Maniavantismo? Non esattamente, perchè il primo a non aver mandato giù i quattro cetrioli lariani è proprio lui: “Ho letto che avrei dovuto coprirmi, che ho giocato a quattro in difesa, che ho dato tre giorni di vacanza dopo la sconfitta… tutte sciocchezze. Ci siamo allenati sabato mattina e ho preferito non stressare la squadra pensando che due giorni di stacco servissero a smaltire la batosta”.
Una raffinata lettura psicologica che, a quanto pare, non avrebbe però spazzato via tutte le scorie. Ma il nervo scoperto del Falco non risponde a nomi e cognomi ma ad una categoria precisa. Che è poi sempre la solita. “La stampa si è divertita a mettermi contro alla squadra. Difenderò sempre i miei ragazzi e se li sferzo pubblicamente è per il loro bene”. Ecco, su questo il vuoto di sceneggiatura sarebbe anche evidente ma tant’è, per far tornare il sorriso a Lulù, bisogna romanzare l’espulsione del segretario Saverio Granato, anche lui come Baclet, cascato nella rete tesa al “Sinigaglia” dal cervellotico Guarino. E la Giana Erminio? Già, i caseari sono l’autentico dark horse del campionato e la loro pasta al dente è già stata assaggiata in Coppa Italia (3-1 al “Brianteo” il 17 agosto). Sulla gara Oliveira non prende la circonvallazione: “Voglio vincere. Anzi, vogliamo vincere”.
Bene così. Secco e lapidario. Benino invece sulla formazione da opporre alla matricola di Cesare Albè perchè il catenaccio che qualcuno invoca sul campo, il mister tigrotto lo sfodera davanti ai taccuini: “Vedrete domani. Ci sarà qualche sorpresa”. Così, a spanne, possibile il ritorno al 4-4-2 con il fiammeggiante D’Errico in fascia come contro il Mantova. A proposito, sempre dissidenti Arati e Botturi in attesa che la proposta spending review trovi un punto di caduta. Nulla di nuovo anche sul fronte del secondo da affiancare ad Oliveira. O meglio, una novità ci sarebbe anche, interinato di Colacone a parte. E cioè l’intraprendenza didattica di Serafini durante gli allenamenti. A giudicare dalla rifinitura, il secondo la Pro Patria l’avrebbe già in casa.
A seguire convocati per il match di domani (ore 12.30 Stadio “Speroni”) con la Giana Erminio:
Bianciardi, Bovi, Candido, Cannataro, Cannoni, Casantini, D’Errico, Gerolino, Graham, Guglielmotti, Melillo, Moscati, Panizzi, Perilli, Ryustemov, Serafini, Taino, Terrani, Zanier, Zaro.
Giovanni Castiglioni