Dove eravamo rimasti? Ah già, all’esonero di Lulù Oliveira con conseguente doppio tuffo carpiato di Aldo Monza (in foto in alto) sulla panchina tigrotta. E da lì si riparte per la sfida da sudori freddi contro la cenerentola Pordenone, un incrocio pericoloso ad alto coefficente di viscosità.
Il neo tecnico biancoblu mantiene il low profile ma il giro di vite rispetto al recentissimo passato è lì da vedere. Allenamenti più lunghi e a più elevata intensità, l’idea di ridurre il turnover all’essenziale e la volontà, seppur in punta di piedi, di imporre la propria impronta. Se funzionerà (o meno), lo scopriremo solo vivendo. Nel frattempo, facciamoci bastare i buoni propositi: “Ho voluto aumentare i carichi sin da subito per valutare la reazione del gruppo. Questa settimana abbiamo fatto due volte il doppio e penso che sarà lo stesso anche nelle prossime“.
rifinitura pre Pordenone-Pro PatriaLa rivoluzione morbida dovrebbe coinvolgere anche l’impianto tattico: “Abbiamo lavorato sul 4-3-3, ma non è detto che domani giocheremo così“. Reticenze a parte, azzardiamo il modulo di cui sopra con Melillo tra i pali, Guglielmotti, Gerolino, Botturi e Taino in difesa, Arati, Bovi e Giorno sulla mediana, Serafini, Candido e D’Errico (o Terrani) davanti. Quantomeno questo è il canovaccio da cui è partito Monza con la certezza di un portiere a cui dare fiducia (Melillo più di Perilli), un playmaker basso (al momento Arati) e due esterni larghi a supporto del totem Serafini. Intanto, novembre si conferma mese dei marroni, delle foglie morte e dei deferimenti visto il -1 alle porte causa ritardo nel deposito della fidejussione. Nessuna sorpresa, solo l’ennesimo promemoria di un feuilleton societario sempre più fluido. Anche oggi alla rifinitura presente Tricarico ma non Antonelli come dire che ormai la diarchia sembra avere i giorni contati.
Tornando all’avversario di domani, Monza ritrova in Luciano Foschi una vecchia conoscenza. “Lo conosco bene. E’ stato il mio allenatore a Novara. Ha sempre giocato con il 4-4-2 anche se vedo che nella nuova avventura preferisce un’attaccante centrale e due mezze punte”. I ramarri sono già alla terza guida tecnica stagionale dopo Zauli e il vicariato di Stefan a testimonianza di una certa effervescenza nonostante la tranquillità della cittadina. Pordenone si dimostra località ridente sì, ma fino a un certo punto, se è vero che le due band più celebri sfornate dal territorio sono i “Tre allegri ragazzi morti” e i “Prozac+”. Insomma, quanto a stati maniaco depressivi, anche da quelle parti non se la passano poi tanto bene.                  

A seguire lista convocati per il match di domani (ore 15, Stadio “Ottavio Bottecchia”) con il Pordenone:

Anderson, Arati, Baclet, Botturi, Bovi, Candido, Cannataro, Casantini, D’Errico, Gerolino, Giorno, Graham, Guglielmotti, Melillo, Perilli, Romeo, Serafini, Taino, Terrani, Ulizio, Zanier    

 

 

 

IL PROGRAMMA DELLA 12^ GIORNATA

Giovanni Castiglioni