Umberto Belletti, presidente della Varesina, si gode il primato nel girone A del campionato di Promozione. La sua squadra è saldamente al comando della classifica e ha ben 11 punti di vantaggio sull’Union Cairate, che occupa il secondo posto.
Venerdì mi aveva detto che avreste battuto il Mozzate e che l’Union Cairate avrebbe perso contro il Tradate e le sue previsioni si sono avverate. Ha altre predizioni da fare? 
“Dico che da qui alla fine del campionato non perderemo nessuna partita. Non voglio essere vanitoso o altezzoso, ma lo penso davvero. I miei sono ragazzi fantastici e il rispetto, l’educazione e la lealtà, oltre che la bravura tecnica, sono gli elementi che contraddistinguono il nostro gruppo. Credo proprio che ormai abbiamo raggiunto un margine tale sulle altre compagini da poter dire di avere un piede in Eccellenza”.
L’inizio di stagione, però, è stato difficoltoso: tre ko nelle prime sette giornate. Poi vi siete ricompattati e avete cominciato a marciare inesorabilmente. Qual è il segreto?
“Abbiamo avuto qualche problema in avvio perchè la squadra in estate è stata rivoluzionata e aveva bisogno di un naturale momento di conoscenza e assestamento. Quando è avvenuta la giusta fusione tra giovani ed esperti, quando si è creata l’amalgama tra i giocatori, nessuno è più riuscito a fermarci; come si suol dire, non c’è stata storia”.
Ora che vedete l’obiettivo promozione davvero vicino, state pensando già alla prossima annata?
“Franco e Pasquale Cuscunà e Lino Di Caro hanno già molte idee per la prossima stagione. Stiamo muovendoci per programmare il futuro e per allestire una rosa che ci possa dare soddisfazioni anche in Eccellenza. Non nego che ci abbiano già contattati alcuni giocatori che vorrebbero vestire la nostra maglia e lo stesso hanno fatto molti genitori di bambini che desidererebbero inserire i figli nel nostro settore giovanile. Il nostro ambiente, sereno, tranquillo ed educato, attrae. Gli allenatori di cui ci avvaliamo, da quello della prima squadra fino a quello dei Pulcini, sono tutti preparati dal punto di vista tecnico e anche da quello umano: insegnano a giocare a calcio e, insieme, valori come il rispetto e la generosità verso il prossimo. In più, abbiamo campi da allenamento e da gioco molto belli”.
Avete in cantiere anche qualche progetto concreto per migliorare ulteriormente le vostre strutture di Venegono Superiore?
“Abbiamo intenzione di creare un polo all’avanguardia: faremo un campo in sintetico in cui si potranno disputare le gare fino alla serie D e per realizzarlo dovremo spostare le tribune e allargare il campo. Stiamo pensando in grande per il bene della Varesina”.
Venegono Superiore diventerà sempre di più, quindi, una bella realtà calcistica per “grandi” e più piccoli?
“Puntiamo a questo, ad essere un punto di riferimento nella zona. Quest’anno abbiamo 350 ragazzini che si allenano da noi e per l’anno prossimo il traguardo è di arrivare ad avere un settore giovanile che conti 500 unità. Noi accogliamo tutti, anche coloro che in altre società non trovano posto; vogliamo offrire a tutti una possibilità di inserirsi in gruppo e di imparare a giocare a calcio, la passione di molti bimbi”.
Domenica a Venegono arriva l’Uboldese, una partita sulla carta facile per la prima squadra. Vuole fare un altro pronostico?
“Non sottovalutiamo l’Uboldese che farà di tutto per strapparci dei punti e per conquistare la salvezza. Avranno il coltello tra i denti, ma noi non saremo da meno. Credo che non perderemo punti nemmeno domenica; da qui alla fine della stagione dico che incontreremo difficoltà soltanto contro Roncalli e Portichetto, due gare in cui sicuramente faticheremo. Per il resto, ritengo che il nostro sarà un cammino in discesa”.

Laura Paganini