Non si è fatta attendere la risposta di Busto 81 e Lentatese dopo l’emissione di ieri del comunicato della Lega, in merito ai fatti accaduti domenica scorsa nel match fra le due compagini.
Il parapiglia finale è costato 5 turni di squalifica a Valentino Busato, portiere della Lentatese, e 3 giornate a Claudio Cappelli, giocatore rossoblù che ha rimediato il cartellino rosso nel corso del secondo tempo. Tramite il proprio direttore sportivo Franco Ervas la società brianzola ha così commentato: “Siamo rammaricati per quanto successo innanzitutto, perché sono cose che non dovrebbero mai accadere, ad ogni modo prendiamo atto della decisione del giudice sportivo ma non ci trova d’accordo. Il nostro giocatore Cappelli salterà le prossime tre gare e riconosciamo l’errore dello stesso, si è visto sventolare in faccia il cartellino rosso per un fallo “stupido ed inutile” che non doveva commettere, ma per quanto riguardo Busato mi dispiace che stia passando una versione distorta della realtà. Certamente il nostro portiere ha sbagliato nel lamentarsi in modo così animato con l’arbitro per il gol subito, ed ha sbagliato a poggiargli le mani al petto per fargli vedere come fosse stato strattonato, ma non è assolutamente vero che ha colpito al volto il loro numero tre che invece, a mio avviso, deve aver subito uno scontro involontario di gioco. Non ho nulla contro la società bustocca, ammetto anche che il pari sia stato il risultato più giusto per come si è svolta la gara sul piano del gioco, ma continuo a ribadire la parziale innocenza di Busato. Non ci resta che fare ricorso e sperare che il giudice capisca di aver calcato eccessivamente la mano”.
La squadra del Presidente Sforzini si è vista infliggere, invece, una multa di euro 150 e l’ammonizione per il proprio mister, Paolo Crucitti, che quasi allo scadere dei novanta minuti era stato allontanato dal campo dal direttore di gara Tonoli. A commentare la decisione ci pensa Danilo Agrelli, direttore sportivo: “Purtroppo credo sia stata persa la bussola un po’ da parte di tutti, in primis dall’arbitro e poi dalle squadre. Chiedo sicuramente scusa per la situazione che si è venuta a creare e che ci vede amareggiati, pagheremo l’ammenda senza alcun dubbio, ma quello che non concepiamo è come un giocatore possa colpire al volto un altro ragazzo senza motivo, mandarlo in ospedale causandogli un danno evidente, e rimediare solo 5 giornate di squalifica. Io continuo a pensare che se la gestione dei cartellini fosse stata diversa non saremmo arrivati a quel punto, ma con il senno di poi è troppo facile. Ci ritroviamo con due giocatori che dovranno rimanere ai box ingiustamente, e che hanno subito un danno fisico ma anche morale. Non ce l’abbiamo con nessuno, tanto meno con la Lentatese con cui abbiamo parlato domenica stessa, ma non concordiamo affatto sulla decisone presa”.
A regnare è quindi il disaccordo: le società, senza alcuna cattiveria, continuano ad osservare la realtà da punti di vista differenti. Quello che invece non può e non deve trovare pareri discordanti è il voler archiviare al più presto questa brutta faccenda, e ritornare ad essere un esempio del calcio dilettantistico, esattamente come mostra la storia che hanno alla spalle Busto 81 e Lentatese.

Mariella Lamonica