Tempo di meritate vacanze per i giocatori del Varese, anche se Angelo Rea ha dovuto rinunciare alle sue. Aveva prenotato un soggiorno in Sardegna con partenza fissata il 13 giugno, giorno in cui la squadra ha però dovuto disputare il ritorno playout. Naturalmente il difensore centrale aveva prenotato la vacanza mesi prima, quando nessuno si immaginava che la salvezza potesse essere a rischio. Con 47 punti a nove giornate dalla fine chi non si sarebbe sentito tranquillo?
Una volta annullato il viaggio, Angelo, con la sua famiglia, ha cambiato destinazione optando per Capri, Napoli, dai suoi genitori, e Cesenatico, città della moglie Denise.
Il mercato è aperto, ma il difensore è pronto a tornare a Varese per restarci: “Ho ancora un anno di contratto – spiega -. Il mercato è lunghissimo e nel calcio non mancano mai le trattative. Siamo sempre con la valigia in mano. Se arriverà qualche proposta vedremo se valutarla, ma deve essere migliore di quella attuale di molto. Ho sempre detto che Varese è la mia prima scelta. Sono stato benissimo e sarò contentissimo se direttore e società punteranno su di me”.
Quest’anno ha principalmente giocato accanto ad Ely e Trevisan. “E’ stata una stagione travagliata in cui abbiamo subito tanti gol – dice -. Trevisan ed Ely sono due ottimi difesori per la categoria e non li scopro certo io. Tutti noi abbiamo alternato buone prestazioni a uscite negative”.
Rosso_ReaTanti gol subiti e anche tanti cartellini rossi. Su questo fronte Rea ha ricevuto numerose giornate di squalifica. “C’è da dire che tanti cartellini mi sono stati regalati – chiarisce-. A Bari ho preso una pallonata in faccia in area e l’arbitro ha fischiato fallo concedendo il rigore. Contro il Palermo ho colpito un avversario cadendo e sono stato punito; a Spezia mi hanno sventolato il rosso dopo una normale scivolata. Talvolta sbagliano anche gli arbitri e più che altro mi è dispiaciuto non per me, ma per la squadra. In 12 anni di carriera avevo accumulato solo due espulsioni – prosegue -. Purtroppo tante partite le abbiamo finite in dieci”.

Durante le 7 sconfitte consecutive Rea confessa di non aver vissuto un periodo facile: “Dalla partita col Bari siamo entrati in un tunnel. Sono stati due mesi orribili per tutti. Volevamo vincere e non ci riuscivamo e a poco a poco perdevamo autostima. Io ero nervoso sia con la mia famiglia, sia negli allenamenti, sia durante le partite. E’ stato il periodo più duro dei due anni che ho trascorso a Varese. Poi il pareggio di Novara ci ha fatto cambiare la testa”.
Su Bettinelli, Rea commenta: “Con l’arrivo di mister Bettinelli le cose sono cambiate. Abbiamo lavorato sulla testa e commesso molti meno errori in campo. Io personalmente lo ringrazio perchè mi ha cambiato a livello mentale permettendomi di dare qualcosa in più. Non ha avuto tempo per cambiarci a livello tattico, quindi ci ha trasformato a livello mentale”.
Con la nuova stagione Bettinelli, confermato dopo la salvezza, avrà la possibilità di lavorare tranquillamente su tutti e due gli aspetti.

Elisa Cascioli