Un punto in due partite casalinghe nei due scontri salvezza con Vicenza (che è risalita) e Virtus Entella (in zona retrocessione). Il Varese ha raccolto meno rispetto a ciò che si aspettava. “E’ vero – conferma Rivas -, ma nell’ultima partita abbiamo giocato da vera squadra.  E’ stato un colpo duro prendere due gol all’inizio da calcio d’angolo. Non era facile reagire. L’aspetto positivo è che lo abbiamo fatto e meritavamo qualcosa in più. Dopo il doppio vantaggio l’Entella si è chiusa e con squadre che si difendono tanto le partite diventano più difficili per noi. Come vuole il mister, noi facciamo il nostro gioco e proviamo sempre a vincere. Sabato ci abbiamo provato fino alla fine e avremmo meritato di più”.

Rivas Brescia VaQuella di sabato scorso è stata la prima partita da titolare in campionato per Rivas che, dopo una serie infinita di acciacchi si sente finalmente bene fisicamente: “Da ben otto mesi non giocavo da titolare e ora ho disputato due partite nel giro di quattro giorni – commenta -. Ciò significa che sto bene e sono contento perché inizio a sentire più forza nelle gambe. Pian piano mi sto ritrovando. Contro Lazio ed Entella mi sono sentito molto meglio. Non mi fermo a tre o quattro scatti, riesco ad andare oltre”. L’argentino è tornato a Varese proprio per lasciarsi alle spalle i mesi lontano dal campo, ma finora non era riuscito a dare il suo contributo alla causa biancorossa. “Ho vissuto un brutto periodo caratterizzato da un infortunio dopo l’altro – racconta –. Ho scelto di venire qui proprio perché mi ero trovato bene quando ero stato in precedenza. Conosco la piazza; qui sto bene e avevo bisogno di questo ambiente per rialzarmi. Tre stagioni fa c’era un grande gruppo e l’entusiasmo era ai massimi livelli. Quando i risultati arrivano ci vuole poco ad aumentare fiducia ed euforia. Ho bellissimi ricordi di quella stagione che è stata la migliore della mia carriera. Quest’anno c’è un gruppo ancora più unito. Sono arrivato per ultimo e tutti mi hanno accolto bene. Dobbiamo tenere duro”.

Su mister Bettinelli, conosciuto già ai tempi di Maran, l’esterno classe ’83 commenta: “Il mister ha sempre avuto considerazione di me, mi ha parlato spesso e mi ha aiutato tanto. Ha un modo di fare semplice e tranquillo e quelli così sono i più forti. Nel calcio non si deve inventare nulla. Lui lavora trasmettendoci serenità”. Rivas ha ritrovato la stessa idea di gioco del Varese di Maran: un 4-4-2 con i due esterni aperti. «A me piace partire dall’esterno, puntare l’uomo, giocarmi l’uno contro uno. È ciò che mi fa divertire di più”.
Venendo alla prossima partita, che Latina si aspetta l’argentino? “Affronteremo una buona squadra che viene da un ottimo campionato ed è partita male. Andiamo là per vincere, come ci dice sempre il mister. Ci tengo a fare bene, a dare il mio contributo e ad ottenere la salvezza. Questi sono gli obiettivi miei e di tutti”.

Elisa Cascioli