Nato a Porto Alegre nel 1993, il difensore Rodrigo Ely è appena tornato nel suo Brasile e non solo per fare le vacanze. Il 28 giugno convolerà a nozze con la sua splendida Juliana.
Rodrigo, nozze a parte, andrai a vedere qualche partita del Mundial?
“Mi dispiace tantissimo, ma credo di no. I preparativi ci impegneranno moltissimo. Seguirò il Mondiale da casa. Magari a cerimonia fatta avremo un po’ più tempo”.
Oltre al Brasile, fai il tifo anche per l’Italia?
“Fin da bambino ho sempre tifato Brasile ovviamente, ma da quando sono arrivato in Italia ho iniziato a tifare gli azzurri soprattutto perché ho anche avuto l’onore di essere convocato con l’Under 19 dell’Italia. Diciamo pure che il mio cuore è diviso a metà”.
Chi, tra le due, è più forte?
“Direi il Brasile anche perché ha dalla sua parte il calore del pubblico anche se devo dire che  l’Italia negli eventi importanti difficilmente sbaglia. E’ una squadra che si esalta nei momenti belli”.
Dove arriveranno secondo te?
“Non mi sbilancio in un pronostico. Spero più avanti possibile. Sicuramente passeranno il turno. Fanno parte delle favorite”.
Le altre quali sono?
“Spagna e Germania”.
Chi sarà il giocatore protagonista?
“Assolutamente Neymar. E’ giovane, talentuoso e voglioso di dimostrare”.
Cosa daresti per giocare con la maglia della Nazionale?
“Per me è già stato bellissimo indossare quella dell’Italia nell’Under 19. Se avrò mai la fortuna di salire nella nazionale maggiore allora dovrei fare una scelta tra Italia e Brasile. Sinceramente spero di avere questo problema”.
Non solo calcio. Questo Mondiale è stato caratterizzato da tante proteste…
“Dovevano farle prima, era da tempo che si sapeva che ci sarebbe stato quel tipo di spesa. Diventa inutile alzare la voce così a ridosso dell’evento. Il risultato è che si rischia solo di far parlar male del Brasile nel mondo. Pensiamo a goderci il Mondiale“.

Elisa Cascioli