L’ex presidente del Varese e attuale vicepresidente del Genoa, Antonio Rosati, nega qualunque tipo di coinvolgimento nella vicenda che ha comportato 34 arresti e una serie di sequestri immobiliari per la vicenda “banca della ‘ndrangheta”, un sistema di collusione tra criminalità organizzata e imprese locali della Brianza. Secondo gli inquirenti anche Rosati, che vive con la moglie e i due figli a Monza, sarebbe stato coinvolto e risulterebbe essere una vittima del sistema usuraio. Nell’ordinanza si sottolinea come nessuno degli imprenditori abbia mai denunciato di “aver subito minacce o estorsioni”.
L’ex presidente del Varese (dal 2008 al giugno 2013) ha invece fatto sapere di essere totalmente estraneo ai fatti e di “non aver mai avuto nessun tipo di coinvolgimento – ci ha dichiarato – né tanto meno rapporti privati con istituti di credito non legali”. Attraverso un’Ansa ha precisato: “Non conosco i fatti che mi vedrebbero coinvolto e sono a disposizione dei pm. Non ho mai avuto a che fare con persone legate alla criminalità organizzata e qualora succedesse non avrei alcun timore, ma anzi una forte volontà, di rivolgermi senza ritardo all’Autorità giudiziaria”, ha detto Rosati.

eli.ca.