Seconda giornata di ritorno particolarmente frenetica in serie C. Sabato in campo Tradate che all’Uslenghi ha venduto cara la pelle prima di cedere il passo al Cus Pavia di Pietro Contarato. Gli ospiti, desiderosi di mettere pressione psicologica a Varese, partono forte. La squadra di Bianchi e Candilora però riesce a muovere per prima il tabellone con il piazzato del solito Clerici. Pavia, già pericoloso il avvio di match, trova il modo di bucare la linea difensiva avversaria con Desmet che allunga il vantaggio dopo il 3-3 firmato da Disetti. Pavia gioca bene in mischia e in touche trovando sempre palloni interessanti da gestire. Poco prima della mezz’ora di gioco Desmet serve a Zamponi l’ovale buono per fare ancora centro. Di trasformazioni neanche l’ombra, ma Disetti è chirurgico ancora una volta sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il Cus allunga e chiude il primo tempo avanti 13-3. Qualcosa deve assolutamente cambiare per Tradate che rischia di precipitare. Il rientro in campo è da oscar. I padron di casa la mettono sull’intensità trovando in cinque minuti il modo di rimettersi in corsa con le buone marcature di Caruso e Bollini. Clerici non fallisce i quattro punti di conversione e la Reflex passa, 17-16. Pavia non ci sta e suona la carica ancora con Desmet che a cavallo dell’ora di gioco firma la sua seconda meta di giornata. 17-21. Clerici vede i pali con facilità disarmante. Tradate torna a contatto con un altro piazzato pochi minuti dopo, 20-21. I muccaleoni sembrano acciuffare l’impresa quando ancora l’estremo di casa è semplicemente on fire con l’ennesima punizione a bersaglio e il nuovo vantaggio Tradate. Una manciata di giri di lancette dal termine, Pavia pesca il jolly con un calcetto in avanzamento trasformato in oro purissimo dall’ex Busto Pietro Contarato che va a depositare facile facile in meta il colpo del ko per Riva e compagni. Nel finale c’è tempo per un altro calcio di Disetti che ferma il punteggio sul 29-23. Amaro in bocca per Tradate che vede sfumare un buon avvio di ripresa e un doppio vantaggio comunque meritato. Chapeau a Pavia che ruggisce nella tana dell’Uslenghi e porta a casa cinque punti importanti in vista del big match di domenica prossima a Varese.

Vince il Cus e a Cassano Valcuvia la partita tra Unni e Rugby Varese sa di trappola infernale. La squadra di Pella e Galante scende in campo con Piazza all’apertura, Broggi estremo e Guzzetti in prima linea. Valcuvia risponde con Badi al 15, l’ex Varese Ermete Rossi dal primo minuto, Alberici, Perdoncin e Renzi i protagonisti della mischia. L’avvio è quasi shock per Varese che su un campo non in perfette condizioni, subisce clamorosamente l’avanzamento della mischia di casa. Valcuvia gioca bene per una ventina di minuti, trovando il primo vantaggio con il piazzato di Alberto Rossi. Varese non ci sta, ma gli Unni non vogliono sentir ragioni mettendoci quella determinazione che solo un derby sa regalare. Valcuvia perde qualche uomo non in perfette condizioni a partita in corso. Varese deve reagire e lo fa bene quando sulla ripartenza da un’altra mischia complicata, esce bene con l’ovale che dopo una serie di fasi insistite, arriva sul lato sinistro del campo dove Maletti è bravo a servire Lacchè che nonostante un placcaggio irregolare riesce a portare oltre la linea pallone e avversario. Non c’è De Martino, va Piazza alla trasformazione. Varese torna a respirare sul 7-3. Valcuvia continua a impensierire la difesa ospite ma su un buon ovale recuperato a metà campo, Varese costruisce la seconda meta con il calcio di Piazza che pesca Taverna. Corsa del Tigre che va a depositare ancora una volta oltre la linea per il massimo vantaggio varesino. Ma è proprio Taverna a rovinare la sua bella marcatura con un gesto di reazione a pochi secondi dal fischio del primo tempo. Fatto spiacevole e inopportuno che costa al trequarti il rosso diretto. Varese in inferiorità numerica per tutta la ripresa. Paradossalmente il secondo tempo vede in campo tutt’altra squadra. Vuoi il calo fisico di Valcuvia, vuoi la voglia di mettere in ghiaccio un match complicato per tanti motivi, la squadra di Pella e Galante si scuote dal torpore iniziale regalando sprazzi di magia al Comunale. Sette mete realizzate in quaranta minuti in 14 contro 15. Una sequenza perfetta e scandita nell’ordine da Stefano Sessarego, la prima di giornata di Broggi, già eroe all’andata, da Gian Paolo Sessarego, ancora da Broggi che ne fa altre due portando a tre il suo bottino personale, che diventano otto nel doppio confronto con Valcuvia. Nel finale gloria anche per Albini e soprattutto Tullio Lacchè, la cui prima meta dovrebbe risultare meta tecnica per il placcaggio irregolare subito. Al fischio finale di Dabusti il tabellone dice Valcuvia 3 Varese 53. Insomma tutto bene quel che finisce bene. Onore della armi agli Unni che mettono in campo tutto quello che hanno per limitare Varese e provare a costruire bene in attacco. Sospiro di sollievo per De Cecilia e co che tornano a casa con altri cinque punti  lasciando invariato il distacco dalla Union vittoriosa 97-0 con Cernusco. Secondo posto strappato nuovamente al Cus. Domenica all’Aldo Levi l’incrocio che ci dirà chi sarà definitivamente l’anti Milano.

A Voghera il risultato a sorpresa di giornata. I padroni di casa superano il Malpensa di Moro al termine di un match vibrante ma mai in discussione. Inciampano incredibilmente le Fenici che nonostante una lista infortunati sempre più corta, non riescono a giocare alla loro maniera subendo il rientro rabbioso degli avversari. Malpensa bene in avvio come con il Cernusco. Soardi va in meta per il primo e unico vantaggio dei suoi. I Peppers però vogliono i quattro punti e nel primo tempo mettono subito le cose in chiaro trovando una meta e due piazzati che spezzano la resistenza ospite. Nella ripresa la musica non cambia. Più reattivo e disciplinato il Voghera che trova ancora la via dei cinque punti allargando la forbice del vantaggio. Serve solo a limitare i danni la meta di Felotti con Cassia che fallisce la trasformazione negando anche il punto bonus al Malpensa. Passo indietro nel punteggio per la squadra di Moro, che anche due settimane fa aveva sorriso a metà dopo una prestazione non brillante. Al Giovani si è aggiunta anche la sconfitta per un week end tutto da dimenticare. Per tornare a splendere servono motivazioni forti. Che il derby con Tradate sia l’occasione giusta?

Giuseppe Lippiello