Con due grandi prestazioni contro Mariano e contro Como la Pallacanestro Varese Femminile fa saltare il banco e vince sul campo i playoff di serie B. La formazione di Lilli Ferri sarebbe dovuta essere impegnata in un girone a tre squadre che metteva in palio l’A3. Si è però verificata un’ingiustizia proprio verso le varesine, che vincendo 62-55 su Mariano, 54-42 su Como e perdendo con Usmate per 64-57 erano passate grazie alla migliore differenza canestri. Successivamente però, il giudice sportivo ha cambiato un risultato dando a Mariano Comense la vittoria a tavolino per 20-0 su Como che in panchina aveva, come sostituto dell’allenatore, il vice che non era tesserato come capo allenatore. Infrazione rivelata dall’arbitro. Questo risultato ha cambiato la classifica permettendo a Usmate un miglior piazzamento rispetto a Varese proprio in base alla differenza canestri. Un primo ricorso presentato dalla presidente Linda Braudigan è stato rigettato in quanto il giudice sportivo ha applicato alla lettera il regolamento; adesso la società è in attesa di conoscere l’esito del ricorso di secondo grado presentato alla Corte Federale.
Nel frattempo coach Lilli Ferri ha espresso tutto il suo disappunto: “Abbiamo vinto i playoff sul campo – le sue parole -. Li abbiamo vinti grazie a una squadra, grazie all´insieme di ottime cose tecniche, ma non solo, che le mie giocatrici hanno saputo mettere in campo, grazie a quella determinazione e cocciutaggine nel voler arrivare nonostante tutte le difficoltà e gli ostacoli che durante gli 8 mesi di questa stagione ci siamo trovati davanti, e con sacrificio e dedizione abbiamo sconfitto. Poi però li abbiamo anche persi. Grazie alla superficialità di tanti, all´ingiustizia sportiva, all’assurdità legalizzata. Avevo chiesto alle mie giocatrici di vivere questo playoff pensando di giocare 120 minuti come se non ci fosse un domani, perché forse non ci sarebbe stato. O forse perché qualcuno ce lo avrebbe tolto, con il senno di poi posso dirlo. Lo hanno fatto, mi hanno ascoltata alla lettera”.
Sulle tre sfide dice: “Abbiamo giocato tre partite stupende, anche quella persa con Usmate, e abbiamo giocato un basket a 360 gradi. Tecnico in fase offensiva e difensiva, intenso e di cuore. Contro Usmate abbiamo giocato punto a punto scappando a cavallo della prima sirena ma facendoci riacciuffare e, nella volata finale, non siamo riuscite a trovare il guizzo vincente. Contro Mariano siamostate ancora più determinate e attente. Abbiamo tenuto bene alle loro penetrazioni e, oltre ai punti-garanzia di Lovato, abbiamo trovato quelli di Buffoni e, nel finale, anche quelli decisivi di Manzo. Contro Como avevo chiesto di rallentare gli attacchi avversari ma non di rallentare i nostri. Detto fatto: la squadra di Piccinelli è andata in contropiede un paio di volte in tutta la gara e noi abbiano colpito da tutte le posizioni. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare in campo e non solo. Non sono sensazioni spiegabili, ma sono sensazioni che restano, vanno sotto pelle, e restano lì come un tatuaggio. Grazie al cielo quello che questa squadra ha saputo regalarsi non potrà essere soggetto a scippo, nessun regolamento assurdo ci priverà del nostro essere state una squadra di grandi persone e giocatrici”.
Elisa Cascioli
foto tratte da facebook