La settimana è ormai giunta a metà del suo corso, eppure è ancora vivo il ricordo nella mente della Cimberio Varese di quello che è successo domenica a Brindisi.
Non solo per come è arrivata la sconfitta sul parquet di una delle più forti formazioni del campionato, ma anche per capire cosa bisogna fare (o meglio, cosa non bisogna fare) per evitare di fare gli stessi errori domenica prossima in casa contro Montegranaro.
“Abbiamo affrontato una squadra in una grande condizione fisico-atletica -ha raccontato Simone Giofré ai microfoni di VareseSport TG (servizio in onda questa sera sul canale 215 del Digitale Terrestre a partire dalle ore 19:30)- che è stata assoluta protagonista di questi primi due terzi di stagione. E’ stata la sorpresa dell’anno, quasi alla pari della Cimberio dello scorso anno, perché si sono trovate tutte le sinergie fin dall’inizio. Anche per questo non era una partita semplice; se poi consideriamo anche il calore dei 3500 tifosi che hanno riempito le gradinate del PalaPentassuglia, credo onestamente che non ci fossero i presupposti per giocare una partita alla pari. Di sicuro loro hanno fatto vedere la differenza che al momento c’è tra le due squadre”.
Il riscatto potrà arrivare in occasione della prossima gara contro Montegranaro, match sicuramente più abbordabile.
“Sicuramente la Sutor ha una classifica diversa dall’Enel; fino ad ora non ha fatto benissimo, ma non per questo deve essere sottovalutata. Stiamo parlando comunque di un team contro il quale abbiamo perso nel girone di andata e che rispetto a quella partita ha perfino cambiato qualcosina. Nonostante qualche brutto scivolone nell’ultimo periodo, ha fatto vedere di essere una squadra temibile non solo da noi ma anche da tutte le altre formazioni del campionato. Il segreto per avere la meglio è questo: dimenticarsi la classifica e giocarsela dal primo all’ultimo minuto. Solo così potremo trovare la vittoria ed avvicinarci al nostro obiettivo”.
I playoff?
“Finché la classifica è questa noi ci crediamo ancora. E’ vero che mancano nove partite, ma in realtà a noi ne manca una, quella di domenica prossima. Dopodiché penseremo a quella successiva e così via. Una alla volta e, quando saremo giunti alla fine, alzeremo la testa e guarderemo dove siamo arrivati”.

Marco Gandini