Alla vigilia della sfida con l’Empoli, fischio d’inizio domani alle 20.30 al “Franco Ossola”, l’analisi di Sottili parte dalla gara di Trapani. “Rispetto a quella partita ci sono diverse situazioni da migliorare, come i tiri in porta e i palloni per agli attaccanti. In quella sfida ci sono state delle ingenuità, ad esempio due passaggi in orizzontale che ci sono costati l’ammonizione Di Roberto e l’espulsione Trevisan. Siamo consapevoli che solo con una prestazione come quella a Trapani, si può trovare continuità”.
Sull’Empoli dice: “E’ una delle squadre che esprime il miglior calcio in categoria. Dall’anno scorso stanno facendo cose importanti; è un giusto mix tra vecchie certezze, ha giocatori maturi che possono ambire alla serie A, e giovani importanti, basti pensare a due ’94 titolari, uno addirittura chiamato da Prandelli. Valdifiori? Comunque lo prendi trova una soluzione, è complicato riuscire a marcarlo. Qualche allenatore non è andato a marcarlo per niente. Non è un caso se l’Empoli è tra le prime due dall’inizio della stagione. Come arginarli? Bisogna concedergli poco, tenere ritmi alti, sapendo che loro hanno grandissima capacità di far correre a vuoto. Se non correremo con tempi giusti saranno guai. Cercheremo di far male dove loro possono soffrire qualcosa”.
Riguardo all’infermeria, gli unici dubbi riguardano Bressan e Pavoletti. “Il portiere non dovrebbe aver problemi – dice Sottili -, Pavoletti è tornato ad allenarsi ed è da valutare”. Bjelanovic ha risposto alla grande nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. E’ possibile un suo impiego accanto a Pavoletti? “Bjelanovic è un’ottima alternativa se riesce a giocare in un certo modo. E’ un professionista esemplare. Uno dei vecchi nello spogliatoio punto di riferimento per tanti ragazzi. Tutti sono andati ad abbracciarlo dopo il gol di Trapani. Ha fatto un gran lavoro per la squadra, tenuto palla, ci ha permesso di giocare tra le linee. Pavoletti e Bjelanovic insieme non si pesterebbero i piedi soprattutto quando trovi squadre che si difendono basse. Con loro due in campo devi arrivare sul fondo e mettere dentro, servirli in un certo modo per la loro struttura fisica. Zecchin? Puoi utilizzarlo in più ruoli: esterno alto, trequartista, centrocampista centrale. E’ un giocatore utilissimo perché duttile, intelligente e con visione di gioco. C’è da capire anche in rapporto all’avversario dove utilizzarlo e in che momento”.
Quella di domani sera sarà la prima in casa per il tecnico toscano, dopo il suo ritorno in panchina: “Per portare i tifosi allo stadio ci si può inventare tutto: prezzi bassi, 3 a un euro, 50% di sconto alle famiglie, ma se poi la squadra non risponde sul campo è inutile. Conta come la squadra si esprime sul campo. Dobbiamo meritarci il ritorno dei tifosi allo stadio. Cosa mi aspetto nei miei confronti? Con loro sarò sempre in debito per quello che mi hanno manifestato dal primo giorno in cui mi sono presentato a Varese al Palace. Un’accoglienza del genere non potevo immaginarla nemmeno nelle più rosee previsioni. Inoltre, ricordo la settimana prima di Crotone, quando era stato messo in piazza che l’allenatore era in bilico, quanto i tifosi sono stati vicino alla squadra. Sono sicuro che domani saranno lì a incoraggiarci soprattutto nei momenti in cui andremo in difficoltà. Dobbiamo morire prima di perdere un metro in campo o di farci saltare l’avversario. Il tifoso questo lo avverte, lo capisce. Noi dovremo essere bravi a fargli venire la voglia di sostenerci”.
Proprio tornandoo a Varese-Crotone, ultima sfida casalinga per Sottili, parte una provocazione al tecnico che ritroverà i suoi tifosi: rifarà l’inchino che è stato criticato da Gautieri? “Per fortuna in questo mondo siamo tutti diversi. Io ad esempio non sono mai andato a vedere una partite di un collega al quale potevo subentrare. L’inchino è un segno di umiltà e riconoscenza verso chi ti è stato vicino nei momenti difficili. Lo rifarei e sono orgoglioso di averlo fatto. Non è un atto di ruffianeria o sottomissione. E’ un saluto accentuato, un ringraziamento”.

20 CONVOCATI
Portieri: Bressan, Milan.
Difensori: Ely, Fiamozzi, Grillo, Rea, Ricci.
Centrocampisti: Barberis, Blasi, Corti, Damonte, Zecchin, Oduamadi, Tremolada,  Di Roberto.
Attaccanti: Bjelanovic, Calil, Forte, Neto Pereira, Pavoletti.

NON CONVOCATI
Squalificati: Laverone, Trevisan.
Indisponibili: Cristiano, Bastianoni.
Non convocati: Falcone, Momenté, Spendlhofer.

Elisa Cascioli