20140503_173121Seppure la partita, finita con un clamoroso 5-1 per il Cittadella, è difficile da commentare, di cose da dire ce ne sono parecchie e per questo il tecnico Sottili decide di non rifugiarsi nel silenzio stampa: “Se uno si aspettava una partita del genere non partiva neanche” dice e la sua analisi parte dalla fine: “E’ra giusto che squadra e io per primo mettessimo la faccia di fronte ai nostri tifosi che giovedì sono stati esemplari a mettere entusiasmo al nostro allenamento. Dobbiamo avere la capacità di prenderci gli incitamenti e anche la forza di prenderci gli insulti quando li meritiamo. Sono responsabile teecnico e mi è sembrato doveroso mettere la faccia anche davanti ai giornalisti. Era da vigliacchi e più facile chiudersi nel silenzio stampa. Abbiamo isolato i giocatori, ma era giusto che io mi presentassi”.

In conferenza stampa viene chiesto al tecnico quali parole ha scambiato con i tifosi: “Ce ne hanno dette tante, magari c’è stata anche la richiesta di togliere la maglia, ma non era comune da parte di tutti. Ci sono state tante esternazioni. Se per ripartire si deve aver toccato il fondo, credo che più fondo di quello toccato oggi non ci sia. Dopo questo risultato non c’è la rassegnazione, ma la voglia di ripartire. Per quanto mi riguarda totale”.
Al momento il tecnico non ha ricevuto comunicazioni in merito da parte della società e dunque è pronto a dirigere il prossimo allenamento: “Sono troppi i pezzetti che dobbiamo avere la capacità di ricomporre, io lo voglio fare. Mi voglio salvare con le buone o con le cattive, e anche se dovessi dare pugni a qualcuno e non parlo solo della squadra. Detto questo, la convinzione di fare una grande partita c’era, ma alle prime difficoltà la squadra si scioglie. Spero che il cazzotto ce lo si ricordi fino al 31 maggio, quando saremo salvi”.

Sulla partita dice: “Si gioca sempre in due. I tanti meriti del Cittadella sono stati agevolati da tanti nostri demeriti. Alla prima situazione concediamo e subiamo gol. Non mi sembra ci sia stato un assedio. Andava giocata con un piglio diverso. Posso perdere un contrasto, ma non tre. E questo si riusciva a trasmetterlo tra di noi e ai nostri avversari. Di conseguenza l’episodio diventa sempre negativo.
Oramai questa l’abbiamo già buttata. Ora si torna tutti a Varese insieme a mettere la faccia davanti ai tifosi senza la rete. Chi non vuole esserci se ne vada perché non ho bisogno di quelle persone per salvarmi”.

20140503_172520Quella fatta dal Cittadella è stata la partita perfetta nel giorno più importante? È la domanda posta al tecnico di casa: “L’abbiamo preparata bene – risponde Foscarini –. Avevamo un solo risultato a disposizione, ma questo è da un po’ che lo stavo dicendo ai ragazzi. La squadra che ha fatto bene sul piano del palleggio, del temperamento e tanto altro. Siamo aggrappati a questa categoria. Mi ha dato fastidio aver beccato il gol, ma perché voglio la mentalità del non mollare mai, dello stare sempre sul pezzo”.
Un commento sulla classifica? “Adesso i discorsi sono tutti belli da fare, io so che ho altri cinque spareggi: Trapani, Palermo e Bari non sono sulla carta abordabili, siamo contenti, ma ho già la mente a Trapani”.

LA PARTITA

LE PAGELLE

Elisa Cascioli