La splendida Villla Fenaroli di Rezzato nella provincia bresciana ha fatto da scenografia alla presentazione del corposo Team Astana  formato da tre formazioni al via di una stagione che le vedrà protagoniste nei calendari Pro Tour, Continental e Femminile. Padrone della scena la formazione dei professionisti del Team Manager Alexander Vinokurov e del Direttore Tecnico Giuseppe Martinelli capitanata dal vincitore del Giro d’Italia 2013 Vincenzo Nibali.
Con in bacheca la maglia rosa l’obiettivo dichiarato del 2014 è quella gialla del Tour de France vinto l’ultima da un italiano, Marco Pantani, nel 1998, guidato dall’ammiraglia dell’allora DS della Meractone Uno Giuseppe Martinelli .
“Abbiamo allestito un organico importante per puntare al Tour de France – attacca Giuseppe Martinelli – ma nel corso della stagione non mancheranno altri obiettivi come la Milano San Remo, la Tirreno Adriatico, la Parigi Nizza e le classiche del nord. Sfogliando il calendario c’è solo l’imbarazzo  della scelta”.
In una stagione dove non si può sbagliare cosa rischia Vincenzo Nibali?
“Andare al Tour senza passare dal Giro d’Italia significa prepararsi al 110%. La strada è forse più difficile ma penso sia la scelta giusta nell’anno giusto. Vincenzo ha 29 anni, viene da una stagione più che positiva, il percorso è adatto alla sue caratteristiche. Non c’è una cronometro prima delle montagne,  ci sono tante salite, una cronometra finale dove la differenza con gli specialisti sarà minore. Detto questo, si dovrà logicamente fare i conti con gli avversari”.
Qualche giorno fa ha ha saputo per caso che la Federazione stava pensando ad uno dei suoi direttori sportivi per il ruolo di Commissario Tecnico.
“E’ vero! La notizia della possibile nomina a CT di Stefano Zanini mi è apparsa improvvisamente sul mio pc portatile e devo dire che sono rimasto stupito in senso positivo. Ci siamo sentiti un paio di giorni dopo e gli ho detto: perché no? Oltre che per lui sarebbe stata una soluzione favorevole anche per il nostro Team perché l’ossatura della nazionale potrebbe benissimo nascere dall’ Astana che oltre a Nibali schiera Scarponi, Gasparotto, Aru e altri talenti. Ma al di là di questa mia considerazione penso che l’essere stato in prima fila per un ruolo di tale prestigio sia per Stefano altamente gratificante”.
Notoriamente di pochissime parole, Zanini all’ufficialità dell’incarico a Davide Cassani  ha prima ringraziato il presidente Di Rocco e  subito dopo lei per avergli comunicato da subito la conferma nel suo ruolo in Astana indipendentemente dalla scelta finale della Federazione.
“Stefano è un ragazzo che abbiamo voluto per la sua esperienza, la sua professionalità e la sua tranquillità nei momenti difficili.Altre sue qualità importanti sono la pazienza e il feeling che sa instaurare con i corridori, compresi quelli più brontoloni”.
E di capitani o compagni brontoloni nei suoi 17 anni di carriera “Zazà” ne ha conosciuti tanti.
“Ognuno di noi ha il suo carattere ma prima di tutto viene la squadra – interviene l’elegantissimo DS di Gorla Maggiore scortato alla presentazione ufficiale dal papà e dal suocero – Domani si parte. Io con un gruppo in Australia. Altri in Argentina e altri ancora a Maiorca. Abbiamo davanti una stagione intensa e importante sotto ogni punto di vista.  Ora, chi in sella e chi in ammiraglia, tocca a noi”.

RB