Fischi su fischi. E cori su cori. I tifosi del Varese si fanno sentire come non mai. Già durante la partita la curva si era fatta notare più e più volte, invitando – non troppo – gentilmente Gautieri ad andare “fuori dai…” e invocando il ritorno del rimpianto (adesso tornato) Sottili. La situazione alla fine del match è stata delle più delicate, con i tifosi bloccati fuori dall’entrata e i giocatori che per ovvi motivi non potevano uscire. Sul banco degli imputati, come al solito, siede mister Gautieri. “E’ una delusione, è mancata cattiveria – il commento di Luciano (foto a sinistra)– e sembra che non siano neppure allenati. Qui si tratta di una partita decisiva che non è stata neppure giocata. Credo che la strada da percorrere sia affidare la panchina a qualcuno come Bettinelli, perché serve una scossa: le ultime partite casalinghe non si possono commentare. In più, vedendo il calendario, ci si può fare solo il segno della croce”. E’ una situazione delicatissima per il tecnico del Varese. Secondo alcune voci trapelate nel post partita, la curva si aspetta il comunicato ufficiale della società entro sera (accontentata ndr).
Anche Giorgio (foto a destra) vorrebbe un cambiamento: “E’ un disastro totale. Gautieri deve dare le dimissioni. Gli errori sono di tutti: presidente, società e dirigenti tutti. E il modulo non è da Varese, qui si è sempre giocato con il 4-4-2”. Andrea ritorna sul modulo, vero e proprio pallino del mister biancorosso: “E’ il mister che si deve adattare ai giocatori, e il 4-3-3 non serve al Varese. Se non corri con questo sistema di gioco puoi solo perdere. Andando avanti così il Varese può solo perdere”. All’uscita, i tifosi rimasti fuori dal cancello gridano tutto il tempo. “Andate a lavorare” è il coro più gentile, mentre Gautieri è stato anche invitato a “tornare a Napoli”: è contestazione pura.
Rea, che aveva tentato di uscire, è stato costretto a rientrare, colpito dai cori avversi. Neto e Milanese si sono chiariti con qualche esponente della curva, così come altri calciatori come Pavoletti e Blasi. Gli unici applauditi e usciti indenni da questo caos erano i soliti tre: Zecchin, Corti (che oggi non giocavano) e Neto, entrato oggi nel corso del secondo tempo. Tutti aspettavano però il mister. Anche il presidente Laurenza, una volta fattosi vedere, non è stato esente dalle pesanti critiche della curva. Nel frattempo, i calciatori non potevano muoversi. E’ incredibile fino a che punto si spinga la follia, anche se si parla solamente di uno sport che dovrebbe essere un gioco. Qualche minuto dopo è uscito il pullman del Padova, sommerso dagli applausi. Quelli che dovrebbero essere del Varese. Alle 18.07, a quasi un’ora e mezza della partita, esce dagli spogliatoi anche Gautieri, scuro in volto. Il mister varesino, assieme a tutto lo staff e qualche giocatore è salito su un pullmino per essere poi scortato da due furgoni della polizia fino all’albergo. Nelle ore successive ci sono subito stati sviluppi, con l’ufficialità del ritorno in panchina di Sottili. Adesso si spera che il Varese torni ad alzare la testa. E che i tifosi tornino a sostenere la squadra della loro città anche nei momenti più bui.

Luca Mastrorilli