Tour negli Stati Uniti per Luca Tremolada (in foto) che è in vacanza con alcuni suoi amici, ex compagni di Como e Salernitana. Los Angeles, Las Vegas e Miami sono alcune delle tappe del giocatore che è voglioso di tornare nella Città Giardino per dimostrare molto di più rispetto a quanto fatto vedere nella stagione da poco conclusa. “A livello personale non sono soddisfatto – ci dice direttamente dall’America -. La scorsa estate sono arrivato a Varese pieno di stimoli e con la voglia e la speranza di giocare. Sinceramente pensavo di avere più spazio, ma se ho giocato poco è esclusivamente colpa mia. All’inizio ho avuto più chance, ma poi le possibilità di dimostrare si sono ridotte, uno il posto deve guadagnarselo e io durante gli allenamenti lavoravo sodo, ma non è bastato. Sono dispiaciuto, ma per fortuna dopo un campionato difficile la stagione si è chiusa in crescendo”.
Il fantasista classe 1991 ha collezionato 15 presenze e realizzato un gol, in casa contro il Novara, valso il momentaneo 1-0 che è durato neanche un minuto. “Mi ricordo la gioia incredibile di quel momento e poi la grande amarezza”.
Tremolada è arrivato in biancorosso l’estate scorsa per giocare da trequartista nel 4-3-1-2 che aveva in mente Sottili, modulo che però non è mai decollato, accantonato dopo le prime uscite amichevoli. Con Bettinelli ha giocato anche come mediano: “Fare qualche ‘giocata’ è una delle mie caratteristiche, ma posso essere schierato in qualunque posto a centrocampo. A Piacenza, in B, ho giocato anche davanti alla difesa. Penso di dover migliorare a livello dinamico e fisico, ma mi considero abbastanza duttile”.
Resterà a Varese? La società di via Manin ha rinnovato la comproprietà del giocatore con l’Inter. “Io spero di rimanere. Se il Varese non mi avesse voluto non penso che avrebbe rinnovato. Con la società ho parlato e sa come la penso. Io sarei felicissimo di restare con mister Bettinelli in panchina. Mi voglio riscattare, vorrei recuperare il terreno perso quest’anno. Sono giovane e voglioso di giocare. Mi auguro di far parte del progetto Varese”.
Elisa Cascioli