Eccoci qui, come ogni anno, a parlarvi della Pasqua varesina, ossia, il Trofeo Enrico Garbosi. Sarebbe fin troppo facile fare retorica per parlare di questo evento, giunto alla sua 35^ edizione (sì avete capito bene, questa manifestazione ha spento in questi giorni trentacinque candeline!), ma ormai, crediamo sia inutile sottolineare ciò che per tutti appare così ovvio: la bellezza di questo evento è data non dal lato agonistico dei partecipanti, ma da quello umano. Per questo anniversario gli organizzatori hanno riservato qualche sorpresa, tra cui, la più importante, l’inserimento della categoria Under 15, in aggiunta alle già presenti U12 U13 e U14: tutto ciò ha portato in giro tra le palestre della provincia ben 68 squadre, con quasi mille ragazzi che oltre a divertirsi in campo, hanno anche vissuto un’esperienza di gruppo, amicizia e conoscenza che porteranno con se per il resto della vita. Sì, è proprio questo il grande segreto del Trofeo Garbosi, permettere ai ragazzi di uscire dal lato puramente sportivo del basket, per scoprire che a volte l’avversario può diventare il tuo migliore amico, e una volta suonata la sirena del 40′ c’è un altro mondo davanti, da condividere.
CoppeLa passerella di Pasquetta ha come sempre chiuso la manifestazione, ovviamente con la splendida cornice del PalaWhirlpool a fare da contorno: quale scenario migliore del tempio varesino del basket potrebbe esserci per premiare i vincitori e per festeggiare tutti i partecipanti? Negli Under 12 la vittoria è andata all’Aurora Desio; negli Under 13 il derby varesino in finale ha visto vincitori i ragazzi della Pallacanestro Varese sui “cugini” della Robur et Fides; negli Under 14 sono stati i bergamaschi della Bluorobica ad alzare il trofeo; successo bissato nella categoria  Under 15.
Quattro squadre vincitrici, ma tantissimi ragazzi col sorriso sulle labbra, contenti anche di poter alzare un piccolo ma importante trofeo; perchè le proprie società li stanno crescendo come atleti (e chissà… magari qualcuno tra qualche anno tornerà al Palawhirlpool con la serie A), ma le manifestazioni come questa insegnano loro a crescere come uomini. L’appuntamento è per il prossimo anno, con molti di questi atleti che saranno ancora qui, cresciuti, ma sempre contenti di poter prender parte a questa splendida esperienza.

Alessandra Conti