La riuscita di un evento non si misura solamente con i numeri ma verificando l’arrivo alla meta rispetto alle intenzioni iniziali. Per alcuni sport e per chi li pratica lo scopo è macinare chilometri, per altri macinare minuti. L’arrivo alla meta dipende dalle intenzioni iniziali. Memorial Fabio Aletti
Nel caso del 3 vs 3 del Memorial Aletti, l’intenzione era fare qualcosa di bello che potesse piacere e coinvolgere le persone ed attraverso questo fare passare un messaggio positivo rispetto alla pratica sportiva, al sano agonismo ed al desiderio di stare insieme. All’interno della manifestazione ci sono stati infatti vari riferimenti a questo: incontri pubblici con personaggi positivi del mondo dello sport, una mostra di dipinti sul canottaggio, le t-shirt, l’iniziativa di sostegno missionario e l’adozione a distanza.
Come dice la frase scelta quest’anno, per la maglietta del memorial , scritta da Tolkien:
“Questo è il motivo per il quale siete stati chiamati tutti qui. Chiamati, dico, pur non avendovi io chiamati a me. Siete venuti e vi siete incontrati, parrebbe quasi per caso. Eppur non è così”. Questo il senso della presenza e della partecipazione sempre condivisa ed apprezzata da parte di tante persone.
Memorial Fabio AlettiL’edizione di quest’anno del MFA passata agli archivi dopo oltre 160 partite, nonostante alcuni sgambetti del meteo ed un paio di colpi di sfortuna dovuti a piccoli traumi ed una “scavigliatura”, ha meritato quest’anno un “mi piace” per la competenza organizzativa messa in campo oltre ad un po’ di sano agonismo. D’altronde ne avevamo parlato durante gli incontri del mese di maggio e così ne è venuto fuori un po’ anche durante le partite; comunque tutti sono stati bravi. Sono state molte le presenze sia degli amici di sempre ma anche di volti nuovi che hanno reso più bella la partecipazione. Anche la partita ALL STAR di domenica ha offerto sprazzi di basket vero nel confronto tra le “SEMPRE GLORIE” e “GLI AMICI DI FABIO”. Fra gli aitanti giocatori, oltre al COACH Romano Pagani, sono scesi in campo fra gli altri Edo Bulgheroni, il “sempre verde” Fulvio Fontanel e poi Guido Curtarello e Marco Van Velsen, che era nei Roosters in quel magico 1999, l’ anno della stella per Varese. Ottima la radiocronaca, come sempre, del giornalista Antonio Franzi, fra i massimi esperti di basket quanto meno della Lombardia, presenti anche il vicesindaco Carlo Baroni, vecchio cuore roburino e il “nostro” presidente FIP Salvetti.
Alla fine tutti contenti: Attilio Aletti papà di Fabio ed Emanuela, la mamma, per come sono andate le cose e la partecipazione.
“Una quarantina le squadre presenti -dice Attilio-, qualcuna in meno dello scorso anno ma sempre un buon numero”. Una manifestazione che ringrazia i molti collaboratori, quest’anno in maglia verde, amici di Fabio, che rendono possibile ogni anno questo tempo del ricordo, della preghiera, della nostalgia che non cede alla disperazione.

I VINCITORI DELLA 9 EDIZIONE.
UNDER 15 : ARLESSO  MIRKO  LUIGI, CAGLIANI  LUCA, VOLPATO  MANUEL, FISCO  LUCA
UNDER 17 : MOALLI  LUCA, ZANZI  FILIPPO, VANONI  LORENZO, ARMOCIDA  GIOVANNI
OPEN FEMMINILE : BIASION  ALICE, PREMAZZI  CHIARA, SORRENTINO  FRANCESCA, LANZANI  ELEONORA
OPEN MASCHILE : RICCIO  MANUEL, MURACA  ALESSANDRO, CADINI  RICCARDO , MARINO  EDOARDO.

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