Un 2014 da dimenticare? No, l’esatto contrario. Da tenere bene a mente sia per quando arriveranno momenti peggiori, sia per non commettere più gli stessi passi falsi. Il 2014 ha visto tanti volti passare da Varese: dai tecnici Gautieri, Sottili (il ritorno) e Bettinelli (attuale mister), ai dirigenti Montemurro e Lo Nero, per non dimenticare gli innumerevoli direttori sportivi: Milanese, poi Ambrosetti, nel frattempo Cannella (come consulente esterno), a seguire Landini (attuale ds, ma con problemi di salute) e infine Imborgia (attuale responsabile dell’area tecnica). C’è chi è rimasto e chi no. Tra esoneri, playout e difficoltà economiche, il finale della scorsa stagione è stato decisamente difficile e l’inizio della nuova è stato lo stesso complicato.

L’anno 2014/2015 è partito dall’iscrizione in ritardo al campionato e proseguito con punti di penalizzazione che hanno fortemente condizionato la classifica. Poi però, dal punto di vista societario, ci sono state scosse di assestamento positive con l’arrivo di nuovi sponsor (Unendo Energia Italiana) e partner economici che hanno garantito tranquillità al club “fino a giugno”, come ha annunciato lo stesso presidente Laurenza. Sul campo, nonostante la squadra abbia chiuso l’andata con zero vittorie esterne, le risposte ci sono state in casa. Il Varese di Bettinelli ha terminato il 2014 con un sorriso grazie alla vittoria convincente contro la Ternana che ha permesso di fare un balzo in avanti in classifica e di compiere il giro di boa appena fuori dalla zona retrocessione.

E dal 2015 cosa ci si deve aspettare? La boccata di ossigeno per le casse della società permette di spostare tutte le attenzioni sulla squadra. A tener banco nel primo mese dell’anno ci sarà il mercato di riparazione che vedrà operare Imborgia con la consulenza esterna di Cannella. Dal 17 gennaio, il Varese tornerà in campo e Bettinelli sarà chiamato a compiere il secondo miracolo in due stagioni.

Elisa Cascioli